(Che avete capito?)
Probabilmente non sono stati gli episodi stessi, ma la concomitanza tra i due, a farmi propendere per tale, inaspettata decisione.
Il primo è stata un'intervista che ho letto: ai Verdena, su Vanity Fair.
Ora, non mi chiedete di distinguere i tre musicisti: facciamo che si chiamano Mario, Giovanni e Piera. Come i Beatles: e chi li distingue?
Si diceva che i Verdena sono la migliore rock band italiana degli ultimi vent'anni, si diceva che sono i Nirvana italiani (affermazione poi smentita da Piera), si diceva che il loro concerto del '76 a Messina lo avevano aperto i Cold Play, allora sconosciuti. Peccato che è qualche anno che nessuno sente parlare dei Verdena. Perché? Perché vivono tipo in cima a un monte, perché non rispondono al telefono, perché non aggiornano il loro profilo Facebook, perché non hanno la televisione, perché vanno a prendere alla stazione la giornalista di Vanity Fair con un macchina piena di lattine e cartacce, e poi, quando è ora di riportarla indietro non trovano più le chiavi. Insomma, i Verdena sono me. A parte che io non so cantare. E neanche suonare. Però sono grungettona uguale. E non sapendo cantare aspiravo a diventare Britney Spears: la mancanza della socialite mi ha fregato.
Secondo episodio, come vi dicevo quasi concomitante al primo. Un segno, un segno del destino.
Ufficio, sto prendendo i dati di un nuovo cliente, settantenne. "Ce l'ha un indirizzo email?" indago io. "No, noi a casa non abbiamo l'LSD". Merda, non l'ho neanch'io. E neanche l'ADSL.
Terzo episodio, perché ce n'è un terzo. L'altra sera mi trovo a cena con la redazione del periodico locale su cui scrivo da anni cinque. Sono seduta vicino a una collaboratrice storica che chiamerermo Maura e scopro che fa anche l'insegnante. Mi preparo ad adescarla all'uscita del ristorante. La prendo in disparte. "Maura, devo chiederti una cosa, con un po' di vergogna". "Dimmi cara", fa lei conciliante. "Maura, per quale stracazzo di motivo l'accento su perché è diverso dall'accento su è? Non me lo spiego, sto dimmerda da una settimana". "Tesoro", fa lei, "in italiano perché si pronuncia con la e chiusa; è con la e aperta. Ma scusa, non ce l'hai la televisione?".
No, non ho la televisione. Credevo che perché e è si pronunciassero allo stesso modo.
E ho capito che era arrivato il momento di uscire parzialmente dalle nebbie del valico appenninico dove vivo.
Non sono una tipa conservatrice. Semplicemente non mi attira la tecnologia. Scelgo il telefonino in base alla sua resistenza: il Donatore mi fa sempre incazzare al telefono, figuratevi se al posto del mio vecchio nokia lanciassi contro il muro un Iphone. E poi il loop da eccessiva comunicazione un po' mi turba. No, mi turba parecchio.
Però non posso starmene sempre fuori dal mondo.
Credo che se morissi nessuno mi verrebbe a cercare: tutti a pensare che sono emigrata in una comune di fricchettoni all'Acquacheta.
Ora ho aperto un account Twitter. Non so quanto durerà, ma se domani mi trasferisco in un eremo, almeno vi avviso.
Probabilmente non sono stati gli episodi stessi, ma la concomitanza tra i due, a farmi propendere per tale, inaspettata decisione.
Il primo è stata un'intervista che ho letto: ai Verdena, su Vanity Fair.
Ora, non mi chiedete di distinguere i tre musicisti: facciamo che si chiamano Mario, Giovanni e Piera. Come i Beatles: e chi li distingue?
Si diceva che i Verdena sono la migliore rock band italiana degli ultimi vent'anni, si diceva che sono i Nirvana italiani (affermazione poi smentita da Piera), si diceva che il loro concerto del '76 a Messina lo avevano aperto i Cold Play, allora sconosciuti. Peccato che è qualche anno che nessuno sente parlare dei Verdena. Perché? Perché vivono tipo in cima a un monte, perché non rispondono al telefono, perché non aggiornano il loro profilo Facebook, perché non hanno la televisione, perché vanno a prendere alla stazione la giornalista di Vanity Fair con un macchina piena di lattine e cartacce, e poi, quando è ora di riportarla indietro non trovano più le chiavi. Insomma, i Verdena sono me. A parte che io non so cantare. E neanche suonare. Però sono grungettona uguale. E non sapendo cantare aspiravo a diventare Britney Spears: la mancanza della socialite mi ha fregato.
Secondo episodio, come vi dicevo quasi concomitante al primo. Un segno, un segno del destino.
Ufficio, sto prendendo i dati di un nuovo cliente, settantenne. "Ce l'ha un indirizzo email?" indago io. "No, noi a casa non abbiamo l'LSD". Merda, non l'ho neanch'io. E neanche l'ADSL.
Terzo episodio, perché ce n'è un terzo. L'altra sera mi trovo a cena con la redazione del periodico locale su cui scrivo da anni cinque. Sono seduta vicino a una collaboratrice storica che chiamerermo Maura e scopro che fa anche l'insegnante. Mi preparo ad adescarla all'uscita del ristorante. La prendo in disparte. "Maura, devo chiederti una cosa, con un po' di vergogna". "Dimmi cara", fa lei conciliante. "Maura, per quale stracazzo di motivo l'accento su perché è diverso dall'accento su è? Non me lo spiego, sto dimmerda da una settimana". "Tesoro", fa lei, "in italiano perché si pronuncia con la e chiusa; è con la e aperta. Ma scusa, non ce l'hai la televisione?".
No, non ho la televisione. Credevo che perché e è si pronunciassero allo stesso modo.
E ho capito che era arrivato il momento di uscire parzialmente dalle nebbie del valico appenninico dove vivo.
Non sono una tipa conservatrice. Semplicemente non mi attira la tecnologia. Scelgo il telefonino in base alla sua resistenza: il Donatore mi fa sempre incazzare al telefono, figuratevi se al posto del mio vecchio nokia lanciassi contro il muro un Iphone. E poi il loop da eccessiva comunicazione un po' mi turba. No, mi turba parecchio.
Però non posso starmene sempre fuori dal mondo.
Credo che se morissi nessuno mi verrebbe a cercare: tutti a pensare che sono emigrata in una comune di fricchettoni all'Acquacheta.
Ora ho aperto un account Twitter. Non so quanto durerà, ma se domani mi trasferisco in un eremo, almeno vi avviso.
Mi piace un sacco saperti su twitter. Non chiudo l'account FB personale per pigrizia e quello dei blog per necessità.
RispondiEliminaLa TV...fosse per me solo i cartoni a Belvetta, Rai Storia e RealTime per l'arredamento e le ricette.
A me piace la tecnologia e l'iPhone lo amooooooo!
Ma dalla tecnologia alla dipendenza da tecnologia ce ne passa.
Oggi ho rinunciato a Farmville (il mio gicohino preferito su facebook).
Era diventato alienante. Ahhhhhhhhhhhhhhh! L'ho detto!
...e dai, che twitter può essere interessante: l'importante è non usarlo come una chat (insopportabile).
RispondiEliminaBen venuta in questo social mondo! (la cosa della è aperta la sapevo, e poi so anche quella del po' che vuole l'apostrofo perchè è un troncamento di poco: fine delle conoscenze.si scrive con la i conoscenza?)
E lo sapevoooooo!!!
RispondiEliminaIl prossimo passo sarà LSD a casa ;-)))
ma i Verdena, sulla cima del monte, ce l'hanno l'LSD?
RispondiEliminaIO sto peggio di te...Twitter lo conosco solo di nome...è il caso che mi aggiorni! ciao e buona settimana!!!
RispondiEliminanon chiudo fb perchè con alcuni è il modo di contattarli più semplice ma non ci sto più di 10 minuti al giorno..twitter è meglio...ma pure li mi si vede poco...telefono lo uso solo per telefonare...non sei l'unica! che faccio, mi sparo ;)
RispondiEliminaRimani lontano dalla tv!!!
RispondiEliminaIo tutte le volte che la accendo mi incazzo.
Nemmeno il tg riesco più a vedere.
Eh, ma infatti quando mi sono visto arrivare la richiesta di following da parte di una certa PollyTwitts (che io, in uno stato confusionale post-notte praticamente e da scazzo pre-studio o semplicemente di perversione :P, avevo letto a primo acchito come PollyTits... eheheh...). :P
RispondiEliminaMolto meglio Internet che la tv, attualmente; concordo con gli altri. Personalmente, almeno in questo periodo, uso poco facebook e twitter (che ho scoperto anch'io da poco, come saprai... ma non è malaccio), e guarda un po' cosa leggevo al riguardo... :)
Io sono internet-dipendente,nel senso che mi da la possibilità di trovare libri,film,telefilm,musica e mille altre cose che mi interessano e che posso poi "consumare" quando e come voglio.Senza connessione a casa,ecco,credo che darei segni evidenti di cedimento!!:D
RispondiEliminaFacebook è utile per gli amici lontani,e quelli persi per strada.
Per il resto sono totalmente fuori dal mondo.
E mi dimentico sempre di portarmi dietro il telefonino.
Poi dicci com'è sto twitter che io non ne so nulla!!
Se come me, eri nata in un posto dove si dice cotolètta, biciclètta e armadiètto 'ste domande sugli accenti non te le ponevi.
RispondiEliminaAh, da noi si dice anche moto e foto con le o chiuse (cioè si fa la boccuccia alla Sofia Loren). Topo però con le o aperte.
Twitter non ce l'ho e mi rifiuto di averlo, per cui saprò di te solo attraverso il blog.
Allora c'è ancora tempo per diventare una rockstar. Spero tu non abbia desistito.
RispondiEliminaDai! Bravissima!! Ma io non ti ho trovata!! Con che nome ti sei iscritta? Cercami se ti va, il mio nick è ImperfectWife anche lì!
RispondiEliminaNo, io non mi converto a twitter. Non ne ho ancora capito la specifica funzione, e non aggiorno mai il profilo facebook. Tanto io, sempre la stessa sono. Il blog è l'unico spiraglio di attualità comunicativa che mi concedo. Non trovo che sia sempre necessario tenersi a l passo con i progressi tecnologici, se vivi bene anche senza.
RispondiEliminaAh! Anche io scelgo i telefoni in base alla resistenza. E al prezzo. E al numero di tasti e funzioni(meno ce n'è, meglio è!)
Complimento al settantenne... non avrà l'lsd, ma sa cos'è!!!
RispondiEliminaE sempre un piacere leggere i tuoi fantastici racconti cara Valentina.
RispondiEliminaTomaso
Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per Polly. Io vivo fuori dal mondo anche con l'LSD in casa, tranquilla, penso che sia un codice genetico immodificabile.
RispondiEliminaAnche io twitto!
RispondiEliminaper un attimo ho pensato che ti fossi convertita a comprare la TV... io quella di rinunciare completamente al televisore in casa la trovo una scleta un pò troppo "estrema" ma stimo (un pò invidio anche) molto chi la fa. a casa nostra praticamente si usa solo per guardare DVD (e sinceramente lo sfizio di guardarli sdraiati sul divano, con il telecomando e uno schermo di grandezza decente è qualcosa a cui non posso rinunciare). per il resto sono abbastanza Facebook-dipendente, mi diverte e mi permette di rimanere in contatto con persone che altrimenti avrei perso di vista (ok, non è come mantenere una vera amicizia, ma almeno puoi impicciarti dei fatti loro e loro dei tuoi), e condividere le foto mie e della mia famiglia con amici e parenti dal momento che non viviamo più nella nostra città di origine. twitter non lo prendo neanche in considerazione perchè facebook e blogger direi che possono bastare! del telefonino mi frega poco, sono anche io per il modello resistente/pratico. però la tecnologia mi piace da matti e ho resistito all'ipad1 solo perchè avevo letto che nell'ipad2 ci sarebbe stata la fotocamera. infatti appena uscito l'ipad2 l'ho ordinato, bianco con cover arancione. fantastico.
RispondiEliminacome ti troviamo su twitter? @polly, @valentina, @lamammadellebrulle, @grungettona, @lovelsd, @loveadsl?
RispondiEliminaChiara
"Insomma, i Verdena sono me. A parte che io non so cantare. E neanche suonare".
RispondiEliminaAllora confermo: i Verdena sono te. ;)
Scherzo, so' forti, mi piacciono molto, specie Il Suicidio del Samurai. Gli altri album, meno.
E io non aspettavo altroooooooo.... mo' te voglio coi tweets al vetriolo come solo tu sai fare...
RispondiEliminaBellissimo post! Però dei Verdena si sente parlare eccome! Bacini a tutte
RispondiEliminaSaltando di blog in blog sono arrivata qui,mi sono piaciuti i argomenti non li o letti tutti,sai a a'nchio a ventisetti anni avevo già 3 figli il 27 giugno faro 39 adesso ne ho 4,3 femmine e 1 mascchietto una vita dificillissima,non sai quante bastonate a parole ho ricevuto per ogni gavidanza,ma grazeie al cielo,ce la sto facendo,a crecerli con dignita,ha dimenticavo anche mia figlia 18 anni vorrebe fare la rock star canta moltissimo,e ha 2 chitarre comprate con suoi piccoli risparmi scusa per gli errori non sono italiana e ho tante dificolta con le doppie ai voglia que i miei figli mi corregono proprio non ci riesco a imparare,ti faro ogni tanto una visita scusa per averti scociato con i miei lamenti,ciao Kaire.
RispondiEliminaMa i Verdena mica vivono su un monte..vivono a Bergamo e limitrofi..okkey praticamente su un monte!
RispondiEliminaFrancesca