In un contesto che non vi dico, mi capita che mi trovo accanto a mezza dozzina di ragazzini che stanno per diventare colleghi stagionali in un'azienda. Probabilmente sono universitari. Ommerda, sto dando agli universitari dei ragazzini. Merda merda merda.
Una è molto carina: magrissima e modaiola, ha una giacca con le spalle vagamente alla Lady Gaga, jeans skinny, borsa griffata, capelli lunghi raccolti in una specie di cipolla sul cucuzzolo della testa. Se non fosse che le sono lontana direi che indossa un profumo griffato, dalla fragranza sensuale.
C'ha un difetto, ma te ne accorgi solo dopo: l'accento romagnolissimo. Non è in grado di pronunciare la ci o la gi dolce senza che si trasformino in zete sputacchiose. La doppia esse diventa almeno tripla. Il dittongo sc diventa inevitabilmente doppia esse. E poi parla tantissimo, ti accorgi. E si agita pure, muovendo quelle manine secche con lo smalto rosso.
Uno, suppongo che si possa considerare carino anche lui. Non secondo i miei paramentri comunque. Indossa jeans e giacca scura, con la camicia stirata sotto: la divisa d'ordinanza nei locali fighetti. O anche la tenuta di un universitario fighetto al primo lavoro.
Loro due scoprono subito una sintonia particolare, tanto che le altre tre o quattro future colleghe si trovano ad assistere, mute, a quel dialogo a due, dove persino i due riescono a prendere la parola con fatica, sempre sopraffatti dal monologo dell'altro.
Io mi produco nel gesto minaccioso di estrarre dalla borsa la mia Moleskine, quella che temono i miei amici che sanno del blog. E scrivo. Stamane ho gli occhiali e i capelli legati alla diomibenedica: la tenuta è quella, riconoscibilissima, della donna mestruata, o, nel mio caso, di colei che è già un miracolo se ha trovato la forza di alzarsi dal letto, figurati se stava a scegliere una mise curata.
La conversazione si sta facendo brillante: hanno scoperto di frequentare entrambi la stessa nota discoteca. Non che siano dei veterani, anagraficamente. Ma forse si sono fatti un paio di stagioni, e si sentono a casa. Lei fa la barista e ho il sospetto che non guadagni molto ma beva gratis. Una neocollega riesce a intervenire nella discussione, cogliendo un momento di esitazione della ragazzina con la cipolla in testa, che ha appena ricevuto un tweet sull'Iphone. La collega le spiega che è importante fare attenzione ai lavori stagionali: se sei in regola e guadagni più di duemilaqualcosa all'anno, non sei più a carico dei genitori. Lei una volta ha dovuto fare la denuncia dei redditi e non ha proprio senso pagare per niente (qui potrei aprire una lunghissima parentesi dal titolo "Eziologia della percezione dell'atto di pagare le tasse per l'italiano medio". Non lo farò.). Il fatto che la collega abbia pronunciato la parola "commercialista" indubbiamente le da una certa aria adulta, un po' sgamata e forse anche un po' pidiellina.
Però poi viene nuovamente estromessa dal dialogo, perchè si scopre che lui è addirittura amico del vocalist della succitata discoteca. Esticazzi.
Il vocalist me lo immagino come un ultra quarantenne palestrato, mediamente figo e innaturalmente abbronzato, che non ha mai smesso di farsi le ventenni e di pippare coca per riuscire a farsele con la grinta di un coetaneo.
E' finita che la ragazzina con la cipolla ha dato al ragazzino in giacca il suo contatto Facebook, e poi s'è ricordata che c'erano anche le altre neocolleghe, e s'è ricordata che non è furbo inimicarsi le colleghe, e così ha proferito che avrebbe dato l'amicizia anche a loro.
Io invece sono sempre la solita lurker, mediamente depressa.
Una è molto carina: magrissima e modaiola, ha una giacca con le spalle vagamente alla Lady Gaga, jeans skinny, borsa griffata, capelli lunghi raccolti in una specie di cipolla sul cucuzzolo della testa. Se non fosse che le sono lontana direi che indossa un profumo griffato, dalla fragranza sensuale.
C'ha un difetto, ma te ne accorgi solo dopo: l'accento romagnolissimo. Non è in grado di pronunciare la ci o la gi dolce senza che si trasformino in zete sputacchiose. La doppia esse diventa almeno tripla. Il dittongo sc diventa inevitabilmente doppia esse. E poi parla tantissimo, ti accorgi. E si agita pure, muovendo quelle manine secche con lo smalto rosso.
Uno, suppongo che si possa considerare carino anche lui. Non secondo i miei paramentri comunque. Indossa jeans e giacca scura, con la camicia stirata sotto: la divisa d'ordinanza nei locali fighetti. O anche la tenuta di un universitario fighetto al primo lavoro.
Loro due scoprono subito una sintonia particolare, tanto che le altre tre o quattro future colleghe si trovano ad assistere, mute, a quel dialogo a due, dove persino i due riescono a prendere la parola con fatica, sempre sopraffatti dal monologo dell'altro.
Io mi produco nel gesto minaccioso di estrarre dalla borsa la mia Moleskine, quella che temono i miei amici che sanno del blog. E scrivo. Stamane ho gli occhiali e i capelli legati alla diomibenedica: la tenuta è quella, riconoscibilissima, della donna mestruata, o, nel mio caso, di colei che è già un miracolo se ha trovato la forza di alzarsi dal letto, figurati se stava a scegliere una mise curata.
La conversazione si sta facendo brillante: hanno scoperto di frequentare entrambi la stessa nota discoteca. Non che siano dei veterani, anagraficamente. Ma forse si sono fatti un paio di stagioni, e si sentono a casa. Lei fa la barista e ho il sospetto che non guadagni molto ma beva gratis. Una neocollega riesce a intervenire nella discussione, cogliendo un momento di esitazione della ragazzina con la cipolla in testa, che ha appena ricevuto un tweet sull'Iphone. La collega le spiega che è importante fare attenzione ai lavori stagionali: se sei in regola e guadagni più di duemilaqualcosa all'anno, non sei più a carico dei genitori. Lei una volta ha dovuto fare la denuncia dei redditi e non ha proprio senso pagare per niente (qui potrei aprire una lunghissima parentesi dal titolo "Eziologia della percezione dell'atto di pagare le tasse per l'italiano medio". Non lo farò.). Il fatto che la collega abbia pronunciato la parola "commercialista" indubbiamente le da una certa aria adulta, un po' sgamata e forse anche un po' pidiellina.
Però poi viene nuovamente estromessa dal dialogo, perchè si scopre che lui è addirittura amico del vocalist della succitata discoteca. Esticazzi.
Il vocalist me lo immagino come un ultra quarantenne palestrato, mediamente figo e innaturalmente abbronzato, che non ha mai smesso di farsi le ventenni e di pippare coca per riuscire a farsele con la grinta di un coetaneo.
E' finita che la ragazzina con la cipolla ha dato al ragazzino in giacca il suo contatto Facebook, e poi s'è ricordata che c'erano anche le altre neocolleghe, e s'è ricordata che non è furbo inimicarsi le colleghe, e così ha proferito che avrebbe dato l'amicizia anche a loro.
Io invece sono sempre la solita lurker, mediamente depressa.
Ah ah ha sembra una scena da fumetto!!! bellissimi i capelli alla chediomibenedica!
RispondiEliminaI nuovi giovani fanno un po' impressione... ^_^
RispondiEliminaLa mia moleskine, per ora, non è ancora tanto temuta come la tua... anzi, diciamoci la verità, non è temuta per niente...
io vado a cercare lurker su google :-)
RispondiEliminaL'ultima infornata di baldi Ggiovani (maschi e femmine) che c'è stata qui ha dato luogo a:
RispondiElimina1 matrimonio
2 separazioni
Nmila euro di danni in ditta per cazzate fatte dai baldi Ggiovani che durante l'orario di lavoro si facevano i cacchi loro.
Cazzarola! Ogni volta che leggo un tuo post imparo qualche termine nuovo (ci metto quella mezz'ora a finirlo, ma previene l'alzheimer).
RispondiEliminaComunque non ti ci ritrovo nel termine lurker: sei stata la mia prima coraggiosa/incoraggiante follower, mi sembra un bell'atto di coraggio!
e comunque tieni duro: fai come "l'Anguilla" dei 99 Posse
leggendo questa descrizione capisco che non sono per niente fighetto e che se fossi stato una donna il mio aspetto avrebbe richiamato in ogni momento il concetto di mestruo... sono stato proprio fortunato.
RispondiEliminaah ah! :)
RispondiEliminaAmmazza che termini che usi! Io parole come lurkare le usavo anni fa! I casi sono due:
RispondiElimina1) Sei sempre un passo indietro rispetto a me
2) Sei troppo gggiovane! E io sono invecchiato...
Pendo verso la seconda. :-)
Buona settimana!
E che lurker, direi! :D
RispondiEliminaMo perché?! L'accento romagnolo è così sfissssssioso! ;)
Lurker?
RispondiEliminaNo vabbè, conosci troppi vocabbboli. Sono andata su Google Translate ma non mi dava niente, allora mi sono girata verso il più canonico Google e ho capito.
E comunque mi immagino le altre colleghe sfigate che ascoltano come te, ma essendo coinvolte, non essendo spettatrici casuali ma avendo il potenziale per far parte del film. Tutte in silenzio aspettando di poter dire la loro battuta...
Tragica vita quella delle comparse...
@vince: sarebbe bello ma non è vero...ciò!
RispondiElimina@paolo: ma tu cosa intendevi? no, perchè da ragazzino...sono passati un tot di anni! :)
@elgae: no, virtualmente non lurko, nella vita sì: osservo, annoto e taccio. un po' maniaca!
@bert: sono stata io con questo post a farti prendere coscienza del tuo non essere fighetto?
@dalle8: nooooo. dai, uno di sti giorni raccontaci!
@jule: proprio così. è per questo che ho smesso di cercare di prender parte alle discussioni con le madri fuori dall'asilo :)
"...con la grinta di un coetaneo..." quanta tenerezza in questa frase; permettimi di dirti che l'uso della parola "grinta", qui, è geniale.
RispondiEliminaAnch'io ho imparato qualcosa di nuovo, grazie a te e a google. Adesso so cosa significa lurkare e devo confessare che anch'io in certi casi sono una lurker...sarà grave?
RispondiEliminaMa lascia perdere.
RispondiEliminaNon ti vorrò MAI immaginare dire a qualcuno "ci aggiungiamo su FB".
Resta così.
certo che sì!
RispondiEliminaDici che me ne sarei dovuto accorgere qualche millennio prima? Perché effettivamente il dubbio mi era venuto già quando ho notato che mi vesto a caso, non frequento la gente giusta (che non ho idea quale sia) o i posti giusti (che non ho idea di quali siano), non faccio finta di divertirmi in ogni occasione, non è mai successo che impiegassi più di 3 secondi per pettinarmi, ho ancora tutti i miei peli al proprio posto (comprese le temute sopracciglia) e potrei continuare con una lista infinita, ma mi fermo qui "che è meglio!".
what's lurker?
RispondiEliminala pettinatura alla diomibenedica è un must per me.conosco solo quella.
ha vinto il sìììììììì.
olèèèè.
gaudeamus igitur
No ma un'estate con gli stagisti???
RispondiEliminaOk. Auguri ;-)
I capelli alla diomibenedica sono fantastici!
RispondiEliminaE anche io giro con la moleskine in borsa!
Lurker me lo devo andare a cercare...:)
io sono stata tua lurker x enne mesi poi boh ti prende di palesarti e puff ;-)
RispondiEliminaoggi stavo per commettere uno stageomicidio. tipo che il signorino che ho vinto in affiancamento ha la mia età e pare Corona (cervello compreso).
sarà una lunga estate!..
Uhauhauhuiahui
RispondiEliminaMi ha fatto tanto ridere i capelli a diomibenedica
@maz: why?
RispondiElimina@petit dada: bienvenue!
@leti: socciaaaaaaa, il corona no!
@bert: oltro, ma se ti pettini sei già un mezzo fighetto :D (pettini anche le sopracciglia?)
@mr t: a breve tornerò vergine e a quel punto mi adeguerò alla media. :(
Why "geniale"? Perchè quando l'ho letto mi hai trasmesso proprio l'immagine del povero quarantenne che, grintoso, si impegna come un matto, a denti stretti per non sfigurare con la giovane concubina :)
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