Sono un po' a terra, ma sto cercando di autoconvincermi che sto bene. L'altro giorno ho trovato un libro di mia cognata Ross, sul Tao, in cinese e inglese, e mi sono segnata un paio di frasi sul retro di un bigletto da visita. E quando arriva la malinconia, tra gli scaffali del supermercato, tiro fuori il mio biglietto dal portafoglio, mi fermo e lo leggo. Sembro una matta, no? Sono di fronte ai filini, quella pastina all'uovo da mettere nel brodo con il formaggino, e mi appare nonna Cloe, che tastava tra gli scaffali. Solo che pensavo a quant'è inutile farneticare, credere di stare bene quando è inverno e te togli le tue mani calde, non mi abbracci e mi ripeti che son grande, mi ricordi ch'eri viva in tante cose. Oddio arriva arriva arriva quel nodo in gola. E tiro fuori il biglietto magico. If you realize that you have enough, you are truly rich. Per dire, ora sto cercando di convincermi che mi sono già riprodotta e che quindi non ho bisogno del sesso. Su
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea