Passa ai contenuti principali

QUEL GRAN REPUBBLICANO DI MIO NONNO

Io da adolescente ero fastidiosa. Chissà poi perchè.

Poi succede sempre così, no? Dici quella frase cruda, fai la stronza, e non ti penti minimamente. Ma poi capita anche che la gente muoia senza che tu abbia chiesto scusa.

Tipo mio nonno.

Se ne stava al suo posto, a tavola, dava la schiena la tv, quella vecchia tv col tubo catodico, sempre accesa, quel brusio che mi faceva addormentare dopo pranzo.
Probabilmente beveva vino rosso e mangiava qualcosa pieno di colesterolo: affettato, formaggio, ciccioli secchi, non mi ricordo. E probabilmente mi offriva qualcosa, un fetta di formaggio, o non so che altro.
Mi dice che ha visto il festival di Sanremo, mi dice che quel cantante che ha spaccato la chitarra sul palco fiorito era un disum. Un decimo, letteralmente. Un cretino, insomma. Perchè mio nonno veniva dalla miseria e a sei anni lavorava come garzone da contadino e me l'aveva detto così tante volte che lo sapevo a memoria, senza tuttavia sapere cosa facesse un garzone da contadino e senza sapere quant'è piccolo un bambino di sei anni, per mantenere quattro fratelli. E considerava stupido il gesto di spaccare una chitarra. Sai com'è.

Comunque.
Parlava del cantante dei Placebo.
E mi diceva che invece gli era piaciuto Eminem, vestito di bianco, che all'epoca c'aveva quei capelli che sembrava una lampadina alogena.
Io lo guardo con aria di compatimento e gli dico che Eminem-lampadina, con quell'aria bianca e angelica, stava probabilmente lanciando anatemi contro sua madre, come dire, nonno in che mondo vivi.
Lui un po' c'è rimasto male, forse mi aveva detto che gli piaceva Eminem solo per non essere nichilista fino in fondo, dopo aver dato del cretino a Brian Molko.

Poi lui a giugno se n'è andato, senza che io gli chiedessi neanche scusa.

A luglio un giorno ho superato l'esame di guida. Ho messo in tasca la mia tesserina rosa e sono andata in motorino al cimitero.
"Vedi nonno" gli ho detto, "che anche le donne prendono la patente?"

Bastarda fino in fondo.
Anche se lui mi ha sempre chiamato Babà, come il dolce.

The morning rain clouds up my window 
and I can't see at all
and even if I could it'd all be gray
but your picture on my wall it reminds me that it's not so bad.
(Thank you, Dido)

Commenti

  1. Davvero un gran post, questo.
    Detto ciò, anche io preferisco Eminem a Brian Molko. Sicuramente è più pane e salame.

    RispondiElimina
  2. @ford: a me brian molko sembra un gran passero :)))

    RispondiElimina
  3. Concordo su Brian-passero. Per il resto, credo che se tu fossi stata diversa, tuo nonno avrebbe dato del "decimo" anche a te.

    RispondiElimina
  4. Forse un po' bastarda fuori, ma molto babà dentro. Almeno oggi, in quello che hai scritto, così mi appari. Ciao.

    RispondiElimina
  5. Resta sempre una cosa non detta e da dire, a chi se n'è andato, che può essere Scusa, Ti voglio bene o chissà che altro. E' una grossa fregatura, ma in fondo tutta la vita lo è... Però bello, tenero e quasi angelico, questo ricordo affettuoso e autocritico.
    Ti abbraccio forte come se io fossi lui con qualche anno in meno, carissima.

    RispondiElimina
  6. Purtroppo la vita a volet è bastarda e non ci dà tempo di chiedere scusa!

    RispondiElimina
  7. Magari, da qualche parte, il nonno riesce anche a leggersi il tuo blog. Sarebbe bello!

    RispondiElimina
  8. se penso ai battibecchi che ci facciamo io e il mio nonno paterno.
    Su tutto.
    dalla politica(anche se la pensiamo nello stesso modo) a come gestire la famiglia, il budget familiare e via di questo passo.
    Anche lui ha abbandonato la scuola presto, perchè a 10 anni suo papà è morto, e lui, primogenito ha cominciato a lavorare nei campi.
    Però lo so che mi vuole bene, anche se mi chiama piccola strega!!!
    Anche il tuo te ne voleva.
    E'solo che proveniamo da generazioni di 2 universi paralleli, sacrifici che loro hanno fatto, che noi non comprenderemo mai, nemmeno in cento anni, il battibecco è inevitabile.
    Ciao
    Lavì

    RispondiElimina
  9. E forse ti chiamava Babà proprio perché eri quella che eri.

    RispondiElimina
  10. gae: allora se legge gli volevo dire una cosa, che ho messo la bandiera dell'italia fuori dalla finestra. e pensare che quando sfoggiava la sua edera d'oro repubblicana io lo prendevo sempre per il culo, dicendo che i repubblicani erano finiti con mazzini. e invece.

    RispondiElimina
  11. ..e invece ...e invece crescendo ci ricrediamo ..ma son certa che tuo nonno (come mia nonna o come tutti i nonni del modo) già lo sapesse che anche se allora sembravi str...za eri la sua baba....come il dolce ;-)

    RispondiElimina
  12. A me i Babà non piacciono, ma tu si :DDD

    RispondiElimina
  13. Ok,lo confesso ufficialmente:ho pianto non appena ho letto questo post...perché mi é tornato alla mente quel primo gennaio di un po' di anni fa,quando ero un'adolescente troppo scema e spocchiosa per godermi quel nonno che di lì a poche ore se ne sarebbe andato...baci nonno,dalla tua " gallinella"
    Angela
    P.S.:babà,gallinelle,streghette...Per i nostri nonni eravamo la parte dolce e serena di una vita vissuta con tanta fatica e sacrifici...e vabbé,che importa se ci prendevano in giro per le nostre idee e i nostri gusti (non posso mai scordare quanto mi ha preso in giro mio nonno quando mi ha visto per la prima volta con gli anfibi:ai suoi tempi sccarpe del genere le portavano i sodati in guerra...),era un modo per comunicare con noi... :-)

    RispondiElimina
  14. oggi questo post fa un po' male.

    grazie Babà, comunque.

    RispondiElimina
  15. A mio nonno piaceva david bowie. Anche se, per dirla con lui, gli sembrava "un po' finocchio".

    RispondiElimina
  16. Ecco i Nonni, in particolare uno, sono forse state le uniche persone che hanno anichilito la mia stronzaggine. Proprio non mi veniva nemmeno, neanche dovevo soffocare le parole come mi capita spesso... :)

    Però credo che i confronti con i nipoti li tengano sul pezzo.

    E che faccia tanto bene

    RispondiElimina
  17. Il mio nonno era perfetto.
    Spero che lui sappia e abbia sempre saputo che è il mio mito.

    RispondiElimina
  18. Guarda che ai nonni non serve chiedere scusa. Loro sanno già tutto.
    Altrimenti non sarebbero nonni.

    RispondiElimina
  19. Grande polly. Noi l'abbiamo messa al lavoro. Il mio appartamento dà su una strada morta... non la vedrebbe nessuno e qui in Veneto è importante che la vedano più persone possibile

    RispondiElimina
  20. Piccola consolazione: i nonni - lo dimentichiamo troppo spesso - sono stati essi stessi adolescenti. Io un giorno ho chiesto scusa a mio nonno per un'uscita infelice che avevo avuto nei suoi confronti; lui, dopo avermi ascoltata commosso, mi ha detto "guarda che forse questa cosa è successa con l'altro nonno" e siamo andati a mangiare all'osteria.

    RispondiElimina
  21. Nonnone mio ha fatto il contadino da sempre, magro e forte come un olivo; io ero la sua prima nipote, la pito, e mi si inumidiscono gli occhi a pensare a quando mi sbucciava la mela.
    Spero di diventare nonna, sarò stronzissima, ma non posso perdermi questa felicità.
    PS: hai messo i feed :-)

    RispondiElimina
  22. Ciao Polly,
    mi sono divorata il tuo blog in tre giorni. Tutto, da venerdì a domenica. Poi ho avuto due giorni impegnativi e sono tornata ora.
    Mi hai fatta piangere.
    Mi hai fatta sorridere.
    Mi hai incoraggiata.

    E probabilmente non te ne fregherà un cavolo. Ciò nonostante io, da adolescente fastidiosa, commento lo stesso. Che a volte ho paura che attraverso la mia stronzaggine non passi il fatto che io ad alcune persone ci tengo. E ci sarebbe qualcuno a cui avrei voluto dirlo, e ci sarebbe qualcuno a cui vorrei dirlo ora, prima che andasse via.

    Va beh.
    Volevo solo non sentirmi l'unica.

    RispondiElimina
  23. Ciao Polly.
    Mi sono divorata il tuo blog in tre giorni. Da Venerdì a Domenica. Poi ho avuto due giorni impegnatissimi e son tornata ora.
    Mi hai fatta piangere.
    Mi hai fatta sorridere.
    Mi hai incoraggiata.

    E probabilmente non te ne frega un cavolo. Ma io sono ancora un'adolescente fastidiosa, e commento lo stesso. Che a volte ho paura che la mia stronzaggine nasconda completamente qualunque affetto che io provo. Che ci sono persone a cui avrei voluto dire "ci tengo". Che ci sono persone a cui vorrei dirlo ora, prima che vadano via.

    Va beh.
    Volevo solo non sentirmi l'unica.

    RispondiElimina
  24. Aveva ragione riguardo quello dei Placebo, lo penso anche io!

    RispondiElimina
  25. Che bel post Polly, evviva i nonni

    RispondiElimina
  26. E' un post molto dolce. ;)
    Mi piace pensare, come El_Gae, che magari, tuo nonno riesce a leggerlo il blog da qualche parte.

    E' vero, comunque: Sì 'nu babà! :D

    RispondiElimina
  27. a mia nonna piaceva la nannini, mi chiamava sempre quando la vedeva alla tv...che bel ricordo.

    RispondiElimina
  28. Ha ragione perchè tu in fondo:
    " si cchiù doce de nu babbà" alla faccia di Brian Molkop.

    E poi se ci vai a chiacchierare al cimitero, secondo me ti sente benissimo, è solo morto, mica sordo.

    RispondiElimina
  29. Poi Dido ha rovinato tutto, chiedendo non so quanti milioni di euro a Eminem per lo "sfruttamento" di Thank You nella sua Stan.
    Ingrata.
    oh, gran bel post, comunque. quando sono morti, i miei nonni, eminem non era ancora nato. e non sono vecchio.

    RispondiElimina
  30. ogni volta che si perde qualcuno che si ama, si rimane sempre con l'amaro in bocca, per tutte quelle parole non dette che sembrano bruciare e marcire dentro.
    il tuo bellissimo post mi ha fatto pensare a mio nonno, che ho perso troppo presto. e basta, non scrivo più niente perchè ho già un brutto groppo in gola.

    RispondiElimina
  31. in fondo tutti hanno un nonno così... pure io l'ho avuto...

    RispondiElimina

Posta un commento

attenzione: i commenti ai post più vecchi di 14 gg vengono moderati! A causa del troppo spam ho disattivato le notifiche via email per i commenti in attesa...ma prima o poi li modero.