INEZIE

Uno si chiama Ferro ma non è un metallaro. Le sue canzoni sono unisex, vedi quella dedicata a Paola/o.
L'altra è una sicula che suona la chitarra per la quale mi sono presa una cotta adolescenziale.
Ieri mi sono arrivati i cd.
Ho strumentalizzato Amazon al fine di martellarmi i maroni. Sempre e comunque. E lui mi ha ripagato con una mail dall'oggetto: "Valentina, idee regalo per la festa del papà". Dovrò rispondere come faccio sempre quando mi chiedono che lavoro fa mio padre: "Il perito".

E quindi niente,
li ho ascoltati tutto ieri.
Mentre guidavo ululavo che "io non piango mai per te, non farò niente di simile".
E mentre lavavo i piatti stonavo che "tu sei quello che non c'è quando è il mio compleanno, quando vago nel buio".
Che poi il tu avrebbe senso se avessi un interlocutore. Che non può essere il volante, che non possono essere le stoviglie sporche accumulate in tre giorni.
Ma, mi dico, questo dev'essere per forza l'ultimo stadio del martellamento di maroni, non mi ci vedo andare oltre alle lacrime con la testa sul volante, prima di andare a prendere le bambine.

Ergo, Tizi tvb, ma quando ti riporrò nel cassetto assieme con il mal di stomaco starò meglio.

Ora, a "grande" richiesta,  vi posto la foto della mia tenuta carnevalesca, ovvero un vestito raccattato dall'armadio di mio fratello lunedì sera per andare alla festa in maschera, che lui ha decretato essere un travestimento da Patty Pravo al Piper. Tenete presente che di fianco a lui "vestito" in lamè io sembravo una ragioniera grigia. Qualcuno mi ha chiesto se ero vestita da donna anch'io. Ci ho bevuto sopra.

Ho scambiato qualche parola solo con un ragazzino all'uscita. "Scusa" gli ho chiesto, "se ti lascio in ostaggio mio fratello, mi presti il tuo giubbotto? Vado a prendere la macchina e te lo riporto". Lui era titubante, ma ha avuto pietà del fatto che fuori ci fossero -2 gradi. E nel frattempo si è fatto scattare una foto con Carmen Miranda.