PER CHI NON HA ANCORA BRUCIATO IL REGGISENO IN PIAZZA

La giornata è cominciata male e allora mi sono detta: visto che non riesco a salvare me stessa dagli squilibrati che ho attorno, potrei cercare almeno di salvare l'umanità.
Prendo spunto dai post di alcuni simpatici blogger, che hanno la tag fissa "tette" :) e, pur di salvare le loro vite sentimentali dal disastro imminente, sopporterò che il signor Google indirizzi al mio blog tutti i pervertiti del web (a dire il vero di pervertiti ne arrivano già a frotte, ma il bounce rate mi consola. Non chiedetemi cos'è il bounce rate, che non lo so).
E poi sta per arrivare san Valentino, quindi l'attualità dell'argomento di oggi è decisamente pregnante. Uhm.

Dovete sapere che, mentre studiavo, per due anni ho fatto la commessa in una nota catena di intimo. Esperienza stressante ma antropologicamente interessante, a parte il fatto che i prodotti trattati si prestano a gaffes continue. Per esempio, sia io che alcune colleghe, ci siamo fatte scappare almeno una volta "gli slip li vuoi in cotone o in microfiga?". Roba che mentre lo dici trattieni a stento la risata sguaiata, quella che se hai il ciungam in bocca, secca che lo sputi in faccia alla cliente dal tanto ridere. Oppure, a scelta, sul tuo incarnato si avvicendano varie tonalità di rosso per l'imbarazzo.

Chiudendo le numerose parentesi aperte, sono finalmente ad enunciare lo scopo di questo post: cosa NON fare quando si va a scegliere un completo intimo per una ragazza. Ve lo dico io, che all'estero sono nota...ehm...per il mio seguitissimo fashion blog. Uhm.
First of all, ho notato che la maggior parte degli uomini ha un serio problema con le misure. Vi svelo un segreto. Le bocce grosse in genere corrispondono alla quarta: la sesta che voi descrivete agli amici è quasi mitologia. Certo, esiste, ma non è la tetta grossa normale, bensì una super tetta. Se la vostra ragazza ha un seno normale, probabilmente porta la seconda o la terza al massimo. Vale anche per i fianchi. Quando chiedevo "che taglia porta di slip" la risposta era rigorosamente "mah, è più o meno come te" (d'accordo, ma se eviti di guardarmi il culo sono più felice).
Ergo, se desiderate che la vostra lei indossi il completo subito dopo lo spacchettamento, fareste bene a chiederle la taglia in anticipo, o almeno a spiare l'etichetta dei suoi jeans. A meno che non desideriate che la vostra morbida ragazza soffochi dentro a una seconda, o che la vostra secca ragazza si perda dentro a una quarta, o, infine, che la suddetta archivi il vostro graditissimo regalo assieme con i cud della vita precedente.
Secondo: rispettate lo stile di lei. Se una donna indossa abitualmente lo slip, regalatele uno slip e non un perizoma. Se lei indossa biancheria semplice, magari la Sloggi ascellare in cotone (nel qual caso, voglio sperare che voi non lo sappiate, ovvero che lei non si sia mai mostrata a voi in Sloggi ascellare), non le regalate una guepière elaborata: penserà che l'avete confusa con un'altra.
Infine, che per oggi mi sono scocciata di salvare l'umanità, prima di comprare biancheria femminile, sedatevi con un'endovenosa di bromuro. Essere allupati già nello shop è fuori luogo.
Un mio compagno delle superiori mi ha confidato che passava sempre davanti al negozio perchè i manichini avevano un bel fondoschiena,  e mi ha istillato il sospetto che certi clienti comprassero intimo da regalare a un manichino. Forse è per questo che poi nessuno veniva a cambiare la merce.