C'è quest'ufficio postale.
In periferia, si parcheggia bene e non c'è tanta fila. A meno che non vai il primo del mese.
Una volta sono capitata il primo del mese e c'era la fila degli anziani. Ordinati. Silenziosi. Chi accompagnato. Andavano a ritirare la pensione. E io pensavo che Cloe, mia nonna, abitava nel palazzone là dietro. E avevo gli occhi lucidi, a pensare a lei, in fila. E mi faceva male, pensare a tutti quelli che hanno bisogno di ritirare la pensione proprio il primo del mese e non un giorno più tardi. E mi faceva un porco male, pensare a quella volta che l'ho trovata, sulla sedia accanto alla stufa, e la vedo come se fossi lì, e sento la puzza di quell'appartamento, e lei piangeva, che l'impiegato delle poste aveva contato male le banconote e come avrebbe fatto ad arrivare a fine mese, e le ho dato quello che avevo, e intanto maledivo chi le aveva rubato i soldi dal cassetto.
E allora a volte ci vado, in questo ufficio postale, a pagare le multe o a mandare le raccomandate. E cerco di non pensare a quello che mi fa male.
C'è questa impiegata che sembra arcigna. Sarà per via del caschetto nero lucido fuori moda, per il trucco discreto da prof, o forse è quel suo sguardo accigliato, quando la gente si lamenta in fila, e noi utenti in queste occasioni solidarizziamo e ci diciamo che era meglio andare alle poste centrali e invece se siamo alle poste centrali ci diciamo che era meglio andare in via Mazzini. C'è questo ufficio piccolino che quando ci sono più di tre persone in fila sembra un assedio alle impiegate. E forse è per questo che quell'impiegata ha quell'aria arrabbiata. Poi adesso li fanno anche vendere, non si tratta più solo di spedire un pacco a Canicattì. Tipo che l'altro giorno mi dovevano dare il resto di due euro e mi hanno chiesto se al posto dei due euro volevo un gratta e vinci. Giuro.
Allora c'è stata una volta che mi lamentavo con l'impiegata arcigna, tipo delle multe troppo salate, e lei mi ha risposto "anche il mio partner". Sta cosa mi ha fatto tenerezza, perchè in genere alla sua età non si ha un partner ma si ha un marito. Allora mi sono chiesta se con il "suo partner" intendesse "l'ennesimo", o quello "storico", che non la sposa mai, magari perchè è sposato con un'altra.
Mi ha fatto tenerezza, e mi sono accorta che mi dice sempre Buona Giornata, anche se ha quello sguardo severo.
In periferia, si parcheggia bene e non c'è tanta fila. A meno che non vai il primo del mese.
Una volta sono capitata il primo del mese e c'era la fila degli anziani. Ordinati. Silenziosi. Chi accompagnato. Andavano a ritirare la pensione. E io pensavo che Cloe, mia nonna, abitava nel palazzone là dietro. E avevo gli occhi lucidi, a pensare a lei, in fila. E mi faceva male, pensare a tutti quelli che hanno bisogno di ritirare la pensione proprio il primo del mese e non un giorno più tardi. E mi faceva un porco male, pensare a quella volta che l'ho trovata, sulla sedia accanto alla stufa, e la vedo come se fossi lì, e sento la puzza di quell'appartamento, e lei piangeva, che l'impiegato delle poste aveva contato male le banconote e come avrebbe fatto ad arrivare a fine mese, e le ho dato quello che avevo, e intanto maledivo chi le aveva rubato i soldi dal cassetto.
E allora a volte ci vado, in questo ufficio postale, a pagare le multe o a mandare le raccomandate. E cerco di non pensare a quello che mi fa male.
C'è questa impiegata che sembra arcigna. Sarà per via del caschetto nero lucido fuori moda, per il trucco discreto da prof, o forse è quel suo sguardo accigliato, quando la gente si lamenta in fila, e noi utenti in queste occasioni solidarizziamo e ci diciamo che era meglio andare alle poste centrali e invece se siamo alle poste centrali ci diciamo che era meglio andare in via Mazzini. C'è questo ufficio piccolino che quando ci sono più di tre persone in fila sembra un assedio alle impiegate. E forse è per questo che quell'impiegata ha quell'aria arrabbiata. Poi adesso li fanno anche vendere, non si tratta più solo di spedire un pacco a Canicattì. Tipo che l'altro giorno mi dovevano dare il resto di due euro e mi hanno chiesto se al posto dei due euro volevo un gratta e vinci. Giuro.
Allora c'è stata una volta che mi lamentavo con l'impiegata arcigna, tipo delle multe troppo salate, e lei mi ha risposto "anche il mio partner". Sta cosa mi ha fatto tenerezza, perchè in genere alla sua età non si ha un partner ma si ha un marito. Allora mi sono chiesta se con il "suo partner" intendesse "l'ennesimo", o quello "storico", che non la sposa mai, magari perchè è sposato con un'altra.
Mi ha fatto tenerezza, e mi sono accorta che mi dice sempre Buona Giornata, anche se ha quello sguardo severo.
le piccole cose di questo racconto mi hanno fatto piangere. sarà che è una giornata no. ma tu, la tua nonna (che aveva un nome splendido), l 'impiegata arcigna...mi avete fatto piangere.
RispondiEliminasei un tesorino,
bacio, paola
Io lavoro in un posto pubblico (non le poste ma ci siamo capite), la sensazione di assedio la vivo spesso... A volte ci si sforza di sorridere, salutare, di capire quando ci si trova davanti Cloe e serve un pizzico di gentilezza in più... Io ci provo :)
RispondiEliminaMolto bello questo post, mi ha fatto ricordare la mia nonna e l'odore della sua casa.
giuppy
Qui c'era un ufficio postale comodissimo per i pensionati, ci potevano arrivare anche a piedi e chiudeva alle 7 di sera.
RispondiEliminaPoi l'hanno spostato a 2 km, oltre una strada statale trafficatissima, dove per attraversare non c'è semaforo, solo una rotonda.
Dopo millemila proteste, hanno aperto una succursale a 100 mt da dove c'era l'ufficio postale "vecchio".
Questa succursale è aperta solo alcuni giorni al mese, e mai oltre le 13:30. E' grande circa 10 mq e la fila arriva sempre fuori dalla porta, sul marciapiede.
Non solo: se arriva qualcuno con la tessera poste business, passa davanti a tutti, ché le aziende hanno la precedenza sui privati.
E manco loro ricevono un "buona giornata" o un minimo di educazione. Tranne quando comprano qualcosa su cui l'impiegato delle poste prende la provvigione.
oh, polly, ma lo vuoi fare un annuncio in cima al post ASTENERSI FRIGNONE???
RispondiEliminaa me piace tanto come scrivi polly, ma tanto tanto.
e si vede che alla fine la letteratura americana qualcosa t'ha lasciato. senza offese, eh? anzi.
ecco: gli uffici postali, le stazioni, le fermate degli autobus...parlacene ancora, Polly!
RispondiEliminail pezzo su tua nonna mi ha ucciso! oltre a ricordarmi la mia...
RispondiEliminaEcco. Menomale che di fronte non ho nessuno e in questo momento sono sola in ufficio. Quando leggo questi post comincio a pensare e i neuroni mi vanno come i criceti sulla ruota. Girano senza arrivare da nessuna parte...
RispondiEliminaGrazie per le emozioni
Bellissimo racconto cara Valentina.
RispondiEliminaQuando sento che ancora in Italia i pensionati! per fortuna non tutti vanno a ritirare la pensione in posta, quando si può farla mandare in una banca dove puoi ritirarla quando vuoi, questo è perché specialmente gli anziano temono di no arrivare in tempo, oppure non credono alle banche.
Belle storie le tue è sempre un piacere leggerle.
Tomaso
davvero toccante il primo pezzo, davvero!
RispondiEliminaBasta poco certe volte per cambiare il giudizio su una persona. A te quella parola, partner, ti ha fatto vedere quella donna sotto un'altra luce. Chissà se ci scambiassi qualche parola in più cosa potresti scoprire. E' proprio vero che l'apparenza inganna. Ciao.
RispondiEliminaeddai ragazzi, su con la vita che fuori c'è il sole! ;)
RispondiElimina@caia: che complimentone!!!! ora me la sboro non sai per quanto (ehm, dalle mie parti sborarsela vuol dire, diciamo, vantarsi.)
sdrammatizzo?!
RispondiEliminasdrammatizzo:
poi magari te la fai amica e scopri che ci ha una doppia vita alla Irina Palm, altro che arcigna...
volpe
Bella, intensa atmosfera in questo post.
RispondiEliminaA volte penso che diamo il meglio di noi in ogni caso, quando dall'altra parte qualcuno ascolta, guarda, capisce veramente o invece vede ma non ascolta, non legge tra le righe, non cerca di comprendere.
Penso che a volte il meglio di noi sia magari anche "tutti i giorni", ma che per i più vada sprecato: più semplice vederci l'impiegatuccola, ti pare ;|?
Ma tu non sei "i più".
E questo mi piace.
Ciao
Susibita
Le tue parole sono come immagini nitidissime e per un attimo mi è sembrato di essere lì in fila, nell'ufficio postale di via Mazzini...
RispondiEliminaQuando scrivi, i tuoi racconti prendono vita. Mi piace moltissimo leggerti.
RispondiEliminaFrancesca
Ps. mai pensato di scrivere un libro?
Polly, cazzo.
RispondiEliminaMi hai fatta piangere.
Il che, te lo devo dire, sembra una cosa brutta, ma invece è stata una cosa bellissima.
hey polly ma non avevi già scritto qualcosa sulla posta di via mazzini? bò mi sembra di ricordare qualcosa...ma dov'eri in quello di via lincoln?
RispondiEliminami perdoni se metto una poesia sulle donne che si indignano adesso e andranno in piazza? mentre io mi sarei indignato prima l'ho scritta il 2 10 08 ma ero già indignato da anni
pari orribilità
ma io lo dico a voi
che siete donne
io son uomo
andavo ben nel medioevo
che vi potevo violentare
picchiare ed inculare
ma dico a voi
che siete donna
non sentite quegli insulti
dal consiglio dei ministri
e guardando la carfagna
con le sue opportunità
non vi pare di vedere
ribaltarsi la realtà
che vi prende per il culo
insegnandovi comunque
una donna è una puttana
che passa prima per lo studio
per farsi far le foto nuda
poi i programmi alla tv
come in alaska sara palin
voleva fare la soubrette
e imitare la carfagna
ma forse era più bruttina
e adesso fa la candidata
ma dove sonle femministe
quelle donne più altruiste
che la giungla d'avogado
è diventato il loro estado
con l'odor di wakamole
son lontane dalle suore
che da sempre avete dato
a noi quel senso di peccato
è un peccato aver sprecato
una figa senza amore
Vale, con questo post mi hai fatto ripensare ai miei nonni che purtroppo non ci sono più...
RispondiEliminaLi ho ripensati col sorriso, però, tranquilla! :D
Un abbraccio! ;)
prima o poi nascerà un movimento di protezione dei postini maltrattati, ne sono convinta. Magari sarà una frangia estremista di greenpeace.
RispondiEliminaBello bello bello questo post! Grazie! Ora farò una telefonata alla mia nonnina... troppe volte dimentichiamo quanto i nostri nonni abbiano bisogno di noi...
RispondiEliminaPS: effettivamente ormai le poste sembrano un minimarket: vendono di tutto! In compenso sempre più spesso la posta si perde o arriva in ritardo... mah...
Tu devi scrivere un libro.
RispondiEliminaCiao, è un pò che ti leggo, finalmente mi manifesto ;-)
RispondiElimina@j: chissà perchè, ma ho inventato il nome della via della posta. così. prudenza. comunque io non sono di ravenna, quindi non ero in v. lincoln ;)
RispondiEliminagrazie x la poesia! il 13 mi piacerebbe molto partecipare, spero si faccia qualcosa non troppo lontano. e sulla carfagna sono indignata anch'io da un pezzo!
@laura: in quel caso potresti diventare tu il medico aziendale :)))
@castagna, francesca: ho cominciato a sognare di scrivere un libro quando ho imparato a scrivere, ma due fattori ostano: 1) ci credete? non saprei che cacchio scrivere! 2) ho sempre avuto il terrore di ritrovarmi tra le mani una robetta ridanciana di 90 pagine, che io stessa non avrei mai comprato. E quindi continuo a sognare di vincere il nobel per la letteratura, senza desiderare di scontrarmi la dura realtà.
@vince, multiductus, ernest, bis, frignona :), caia, paola, evabenecosì e tutti: che ne dite di un flash mob! domani alle 15 ci mettiamo tutti a piangere, ovunque siamo. pianto corale, per i nostri nonni. :)
Regalino per te:
RispondiEliminahttp://mammamogliedonna.blogspot.com/2011/02/sunshine-award-2011.html
leggerti è un piacere. io all'ufficio postale sbrocco sempre, non mi riesce cavarne pensieri sensati, empatici, carini di nessun genere.
RispondiEliminaSaltando di palo in frasca: ho scritto un post sul mio blog sulle iniziative delle donne che in questi giorni saranno in piazza per difendere la loro dignità. facciamo qualcosa tutte insieme? anche nei blog, intendo. baci.
Hai toccato più di una corda, anche questa volta.
RispondiEliminaTua nonna che piange è un'immagine dolorosa e ampiamente condivisibile.
Credo che, se fossi un tuo amico nella vita reale, ti vorrei un gran bene.
E no, non lavoro alle Poste e non ho i capelli a caschetto.
Mi piacerebbe tanto che tu passassi dal mio blog e lasciassi un commento. Mia nonna è morta da poco, e aveva 100 anni. L'ho ricordata anche nel blog, si noti che di robe mie io nel blog parlo poco, forse perchè ne parlo già fin troppo di persona. Boh
RispondiEliminaIn ogni caso poco tempo fa mi scadeva un buono postale di una bella cifra e in posta una vere cretina frustrata arcigna cattiva insisteva che eh no io i soldi li avevo già ritirati. Insisteva con la gioia di farmi un danno, perchè non si sa ...non vorrei dire le solite scrofolate tipo "perchè non tromba" ma insomma un po' l'ho pensato. Morale sono tornata 4 volte ovvio i soldi non li avevo già ritirati, ovvio li ho avuti, insultandoli per bene e chiudendo con investimenti postali. Mi spiace, non sono in grado. E' dura stare allo sportello?
Credo di si, ma non fanno nulla per applicarsi, e ogni lavoro ha le sue grane, mi pare che pesare 4 buste non sia poi così complicato. Ma la frase che dicono più spesso è "non so, aspetti che esca il numero, deve chiedere al collega".
BACI http://frolliniacolazione.blogspot.com
Fa completamente a cazzotti con lo spirito del tuo (bellissimo) post, ma ci tenevo a dirti che ho scoperto il tuo blog per caso ieri e in due giorni ho recuperato TUTTI i tuoi post :)
RispondiEliminaInsomma, nuova follower all'appello!
... Ahahahah... Ok, ci sto: domani sarò a Piazza Plebiscito a piangere! Sempre se non mi arrestano subito... ahahaha... :P
RispondiEliminaUn testo che semra un acquerello,tanto è accurato e minuzioso fin nei particolari.
RispondiEliminaO forse, pià che un acquerello ,una scena di genere.
che tenera.. io non ho pianto.. sarà grave??! :-))
RispondiEliminae.
l'altro giorno ho finito di leggere un libro e ho rivoltato la copertina chè pensavo l'avessi scritto tu. Si lo so, c'entra una pippa col post, ma dovevo condividere con te questa scoperta no?
RispondiElimina@quaglia: mi sto gonfiando come un tacchino, ma dimmi una cosa, non era una roba tipo "il codice da vinci", vero?
RispondiElimina@emanuelas: senza cuore! ;)
@costantino: grazie e piacere di conoscerti!
@vince: ;)
@february: grazieeeee! hai fatto bene a leggere tutto ora perchè appena ho tempo sono costretta a censurarmi un po' a posteriori... :)
@ilaria: appena ho un attimo passo!
@mr tambourine: :) ma guarda che dal vivo non mi espongo così tanto da farmi voler bene sempre e comunque! magari diresti "miii che figa di legno"
@mammamaggie: ho scritto una cosa nel post successivo :)
@mammamogliedonna: grazie!!!
http://www.youtube.com/watch?v=yMoa2TabOR4&feature=related
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