La bottega della Giannina emana quell'odore di salumi e formaggi, di sporco e detersivo, delle botteghe di una volta. E di fumo, anche. Perchè dalla Giannina, la legge anti-fumo, non è mai stata recepita.
La Giannina, quando il discount ha comprato tutte le licenze dei commercianti del paese, ha rifiutato senza cerimonie i cinquemila euro che le offrivano, e ha tuonato che lei, per il paese, svolgeva un servizio sociale, perchè come ci sarebbero andate, cento vedove senza patente, fino alla zona industriale, dove sarebbe sorto il discount? E lo sapevano loro, quelli del discount, che le vedove acquistano anche solo una fetta di mortadella o una cucchiaiata di formaggio morbido?
C'è andato anche l'assessore, a cercare di convincerla, che forse ad aprire il discount ci aveva qualche interesse, ma lei niente.
E così, la Giannina, è ancora lì, e ha più di settant'anni.
Apre alle 6 e chiude alle 19, anche la domenica, e, in negozio ha anche qualche sedia, perchè gli uomini vanno al bar, le donne vanno dalla Giannina.
Io non frequento la sua bottega per motivi igienici ma a volte mi capita che manchi qualcosa di urgentissimo e non posso mica andare al discount in pigiama. Allora acchiappo qualche moneta e vado di corsa dalla Giannina, che è sotto casa.
Come l'altra sera, che stavo facendo le polpette e mancavano le uova, ed erano le 7. Lei aveva chiuso la serranda, e sedeva sul marciapiede, fumando.
"E' tropo tardi per un cartone di uova?" le ho chiesto. Non ha risposto, perchè non sarebbe stato troppo tardi neanche se fossero state le 8 anzichè le 7 e avessi dovuto acquistare tutta la spesa della settimana. Anzi, che quando s'è infilata dietro al banco dei salumi, dov'è anche il registratore di cassa, s'è accorta che aveva lasciato l'affettatrice accesa e le uova me le ha regalate, che se non fosse stato per me, la lama avrebbe rotato fino all'alba del giorno successivo.
E domenica, che volevo fare il risotto: avevo pronto il brodo e il porro soffritto, e mi mancava il riso.
Allora corro dalla Giannina, che era già l'una.
S'era dimenticata di chiudere bottega, perchè era entrata una cliente che di lavoro faceva da casa i cappelli per Borsalino, e la Giannina l'aveva trattenuta: avrebbe voluto un cappello nuovo, perchè porto la parrucca vede (e se l'era sfilata), e il cappello che ho io fa troppo caldo, con la parrucca.
Ma io credo che la Giannina cominci ad essere stanca.
* io purtroppo sono una con pochissima fantasia, e la bottegaia esiste davvero: per questo motivo le ho cambiato il nome, perchè se mi becca, come poi anche i Grigioni che vi dicevo, non faccio una bella figura,a dire in giro che fuma mentre affetta il prosciutto.
La Giannina, quando il discount ha comprato tutte le licenze dei commercianti del paese, ha rifiutato senza cerimonie i cinquemila euro che le offrivano, e ha tuonato che lei, per il paese, svolgeva un servizio sociale, perchè come ci sarebbero andate, cento vedove senza patente, fino alla zona industriale, dove sarebbe sorto il discount? E lo sapevano loro, quelli del discount, che le vedove acquistano anche solo una fetta di mortadella o una cucchiaiata di formaggio morbido?
C'è andato anche l'assessore, a cercare di convincerla, che forse ad aprire il discount ci aveva qualche interesse, ma lei niente.
E così, la Giannina, è ancora lì, e ha più di settant'anni.
Apre alle 6 e chiude alle 19, anche la domenica, e, in negozio ha anche qualche sedia, perchè gli uomini vanno al bar, le donne vanno dalla Giannina.
Io non frequento la sua bottega per motivi igienici ma a volte mi capita che manchi qualcosa di urgentissimo e non posso mica andare al discount in pigiama. Allora acchiappo qualche moneta e vado di corsa dalla Giannina, che è sotto casa.
Come l'altra sera, che stavo facendo le polpette e mancavano le uova, ed erano le 7. Lei aveva chiuso la serranda, e sedeva sul marciapiede, fumando.
"E' tropo tardi per un cartone di uova?" le ho chiesto. Non ha risposto, perchè non sarebbe stato troppo tardi neanche se fossero state le 8 anzichè le 7 e avessi dovuto acquistare tutta la spesa della settimana. Anzi, che quando s'è infilata dietro al banco dei salumi, dov'è anche il registratore di cassa, s'è accorta che aveva lasciato l'affettatrice accesa e le uova me le ha regalate, che se non fosse stato per me, la lama avrebbe rotato fino all'alba del giorno successivo.
E domenica, che volevo fare il risotto: avevo pronto il brodo e il porro soffritto, e mi mancava il riso.
Allora corro dalla Giannina, che era già l'una.
S'era dimenticata di chiudere bottega, perchè era entrata una cliente che di lavoro faceva da casa i cappelli per Borsalino, e la Giannina l'aveva trattenuta: avrebbe voluto un cappello nuovo, perchè porto la parrucca vede (e se l'era sfilata), e il cappello che ho io fa troppo caldo, con la parrucca.
Ma io credo che la Giannina cominci ad essere stanca.
* io purtroppo sono una con pochissima fantasia, e la bottegaia esiste davvero: per questo motivo le ho cambiato il nome, perchè se mi becca, come poi anche i Grigioni che vi dicevo, non faccio una bella figura,a dire in giro che fuma mentre affetta il prosciutto.
fantastico quel: "non frequento la bottega per motivi di igiene" ...
RispondiEliminapovera giannina, sarà stanca sì, di affettare. ma d' altronde, se il suo è un servizio sociale, non può mica abbandonare tutte così ... !
paola
che spattacolo..!! ne esistessero ancora di giannine..
RispondiEliminaps. grazie per averla condivisa!
e.
Viva il servizio sociale della Giannina! A me i megacentri commerciali mettono ansia, mi fanno effetto Metropolis, resisto appena al supermercato (ma con la scusa di preparare Superbaby alla routine bagno-pappa-nanna, da sei mesi a questa parte spedisco il Dottor Ross, con inevitabili equivoci allegati) dove vado lo stretto indispensabile. Epperò mi tocca fare grandi spese, perché i prezzi degli alimentari nel centro della mia città, ormai tutti rigorosamente deluxe e acchiappaturisti, sono quasi inaccessibili. Conclusione, fumo o no, igiene o no, voglio una Giannina anch'io. E sottocasa, per di più.
RispondiEliminaDovrebbero fare un monumento a tutte le Giannine d'Italia. Io poi di Giannine ne ho conosciuto quattro. Erano due sorelle e altre due sorelle che gestivano in coppia le loro botteghe. La dedica a questo monumento potresti trovarla tu.
RispondiEliminaSenti ma si può far parte un pò della tua vita?
RispondiEliminaLì dove vivi sono tutti personaggi così fantastici o bisogna avere lo sguardo Polly per poterne godere appieno?
Uffi voglio lo sguardo Polly e una Giannina sotto casa (invece ho la Daniela dirimpettaia, che però fa le veci della Giannina, perchè quando mi manca la roba me la fornisce gratuitamente - poi io le porto fondine di zuppa o ciotole di panna cotta per ripagarla)
Sto pensando che qui a Milano il ruolo delle Giannine è stato sostituito da certi extracomunitari che gestiscono negozietti sempre aperti. Ieri sera alle otto e mezza ho comprato tre limoni.
RispondiElimina@alberto: invece nella provincia della provincia gli extracomunitari ci vivono solo, perchè costa meno, poi i negozi li aprono a valle giustamente. che ci dovevi fare con tre limoni alle 8.30??? per la dedica: negli aforismi non sono brava...mmmmhmmmm.
RispondiElimina@julez: se vieni a trovarmi ti porto alla bottega e mi dici se è tanto magica! :O
@maggie: puoi sempre puntare sulla via di mezzo, tipo il piccolo supermercato!
@emanuelas: in effetti, tempo qualche anno, e non avremo più neanche quest'ultima bottega!
@paola: il fatto è che è veramente un servizio sociale! :)
mi hai scatenato un sacco di ricordi con questo racconto...botteghe antiche che sanno di tanti odori e si, certo sicuramente meno accorti a certe regole igieniche, che però a volte rimpiango e le baratterei volentieri con i mega centri commerciali, supermercati, dove ad ogni passaggio del prodotto alla cassa e al successivo , monotono bip, mi sento un numero...erano belle quelle botteghe, familiari , e tu potevi anche passare al volo e chiedere la spesa senza soldi che poi avresti portato il giorno dopo....
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RispondiEliminaci mancano tanto le giannine...qui non se ne vede nessuna...
RispondiEliminama io volevo sapere qualcosa della festa!!!!!!!
so che rompo sempre le palle chiedendoti di uscire dal seminato ma non puoi mica lasciarci in sospeso, eh?
C'era un negozietto così nell'amena località lacustre in cui andavo in vacanza.
RispondiEliminaAnche lì avevano aperto un discount, però stava a quasi due km dal centro paese e mica tutti potevano andarci.
Come dici tu, l'igiene era scarsa, però gli orari di apertura abbondanti e qualcosa di sigillato da comprare per salvare la cena o il pranzo si trovava sempre.
Al mare ci sono ancora le botteghe con la Giannina e quindi ne approfitto, nella finta metropoli milanese non esistono più, purtroppo! Questo tuo splendido affresco della Giannina mi ha fatto ricordare un "Buondì" di Gramellini: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=860&ID_sezione=56&sezione=
RispondiEliminaDa me c'è il bar-alimentari del paesello che è un po' come la Giannina. Ti basti sapere che ci lavorano non uno, ma ben DUE gobbi...una roba statisticamente impossibile.
RispondiEliminaE menomale che le Giannine resistono!
RispondiEliminaE menomale che non sono l'unica che inizia a cucinare senza controlare gli ingredienti ;-)
ho trovato questo tuo blog
RispondiEliminaveramente molto carino
complimenti
da margherita
(su seleziona profilio FB non c'è?
Davvero un bel post. Sono sempre meno i negozi di una volta. Certo che l'affermazione sull'igiene lol....
RispondiEliminaMi sa che se continui così e ti scoprono avrai bisogno di una scorta LOL!!!! :-)))
Un bacio
Daniele
A dir la verità di limoni ne servivano solo due, per due branzini, ma un limone in più non guasta mai.
RispondiEliminaIo vicino casa ho una bottega simile. La differenza è che è un lui e mentre affetta il prosciutto e lo toglie dall'affettatrice con le mani - senza guanti - inzuppa i biscotti nel tazzone del latte e fa colazione. No dico. Esiste sul serio, vorrei fotografarvelo!
RispondiEliminaLo dico io che non mi devo perdere neanche un tuo post!!
RispondiEliminaCommovente la Giannina. Mi scorderei le cose apposta pur di fare un saltarello a sbirciare.
Ma non glielo puoi dire la prossima volta che stiamo per fondare il suo fan club?
Una Giannina ha fatto prepotentemente parte delle mie vacanze in montagna...si parla almeno di 30 anni fa ma il profumo del pane croccante e la rabbia di mia zia per le mozzarelle scadute non me li scordo mica.
RispondiEliminaAltro che la grande distribuzione organizzata!
@yaya: bei tempi, ehhhhh...(sospiro+alitata)
RispondiElimina@mammacattiva: è un po' particolare, se le dico del fans club potrebbe incazzarsi assai! fortuna che s'è scordata che fui proprio io a scrivere un articolo sull'apertura del discount, e le feci pure la foto dietro al bancone dei salumi, che poi fu pubblicata...ehm...
@bis: nooooo, quello è il massimo!
@daniele: tra l'altro non sono neanche più di tanto anonima...forse dovrei cominciare a inventare i personaggi...
@anonimo-margherita: grazie. non ho capito la cosa di facebook. linkare un post, puoi. basta fare il copia e incolla dell'url...se cercavi il mio fans club o la mia amicizia, ti comunico che non ho più un account fb causa spioni/e.
@lory: fortuna che nella cucina "fusion" c'è sempre l'opzione del q.b. e del riciclo degli avanzi...
@aspi: ennò, sticazzi, hai vinto tu! pasoliniano quell'alimentari...
@ruben: onorata dal parallelo!!!
@dalle8alle5: rigorosamente sigillato però!!!
@chica: a me commuove sempre vedere quello che siamo stati: ricordare le porte del condominio di mia nonna, tutte aperte. pensare che solo vent'anni fa giocavo per strada. e le sere d'estate, che si sentiva per la strada l'audio delle partite che davano in tv, e le telenovelas nel pomeriggio. e mi sento un po' radical chic quando constato che i luoghi sono diventati non luoghi antropologici, che siamo tutti vestiti H&M e non riconosciamo più i tedeschi, che mangiamo hamburger e patatine. peccato che la globalizzazione non abbia estirpato anche la corruzione, il nepotismo, il magna magna e il nostro non senso civico. ma questa è un'altra storia.
@maggie: non è che ci sia molto da dire, sai! per una volta nessuno mi ha dato buca, a parte il sole, e ho dovuto stipare quasi 40 amici tra il salotto e la cucina...in circa 30mq...un mezzo incubo. mio fratello vestito da olinda ha persino dovuto lasciare a casa lo strascico e il copricapo, sennò non sapevamo più dove metterci!
ahhhhhhh, bellissimo, meritava un post!!!!
RispondiEliminaQuando torno dalle tue parti, sperando sia ancora aperta, faccio un salto dentor perchè devo troppo vederla!
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