CANDY TU CHE CADO ANCH'IO

Non è che io sia una fanatica dei blog candy. E allora perchè indirne uno, vi starete chiedendo? Per due interessantissimi motivi: uno, perchè mi avete detto in molti, gentilmente, che il look che ho proposto nel post scorso faceva schifo.
Due, perchè l'idea del candy, inizialmente da me aborrita, è venuta a Julez: ho pensato a noi due in spiaggia, che mangiavamo un crepe bruciata, nascoste dietro a una palma per non doverla dividere con le tre fameliche, e non ho saputo resistere al suo sorriso contagioso!
Dunque, Candy Candy, dopo essere passata dalle parti di Anthony, Terence, Arci e Steve, è sbarcata anche qua! Evvai!
Dovete crearmi un look (su Polyvore o anche in altri modi artigianali ): una roba tipo quei film con lei brutta con i baffi e i brufoli, che viene trasformata in una gnocca paurosa. A farmi diventare una gnocca non ce la farete mai, anche perchè a togliermi i baffi comunque ci ho provato e non è che io sia poi molto meglio di prima, però potreste crearmi un look passabile...tenete conto che mi piace il vintage e che qualsiasi cosa io mi metta sembro un attaccapanni con un vestito appeso...niente colori scontati, niente total black. Lasciate qua sotto l'adesione, postate l'abbinamento entro il 26 settembre citando il candy, il look che mi piace di più vince (a mio insindacabile giudizio).
Per chi non vince c'è un premio di consolazione: se io aborro un look vuol dire probabilmente che è bello.

La foto l'ho fatta stamattina e ritrae l'unica bambola delle bimbe che non ha fatto la conoscenza con i nostri amici pidocchi. Il banner è ovviamente artigianale, se lo volete prendetevelo e incollate il link qua sopra, oppure inviatemi una mail e...a fez me (versione romagnola del più noto ghe pensi mi, ovvero: quando il triviale sale agli onori della cronaca) [(credo che il banner sia un po' pesante, chi ama il volontariato può rendermi edotta sui misteri di Irfan View)].
Il premio è la maglietta che vedete qua sotto, fotografata con il mio quaquerello: ne ho un tot (nuove ovviamente) di diverse taglie e colori, la marca è VERDURA e ritrae un finocchio (ce l'ho anche con il pomodoro), la storia è troppo lunga per raccontarla ora.

Volevo dirvi anche che mi è arrivato il Quaquerello, che è stato ribattezzato dalle bimbe "L'anatra". L'animale, non disponendo di un bacino, muove il lungo collo cignesco (???) a ritmo di voce di bambina che canta in cinese o in inglese e molti quaquaqua. A tal proposito, Lucia mi ha chiesto stamattina cosa volesse dire "Vaffanghei", parola a suo dire pronunciata dall'omofoba anatra. Io le ho risposto che era una parola cinese che significa che la vita è molto bella quando i cigni volano armoniosamente sul lago al tramonto. L'anatra è stata in seguito privata di pile.
Volevo rassicurare Paola sul fatto che l'amiamo molto. Tant'è che le bimbe ne vorrebbero tre. Spero si riproduca autonomamente.