E poi c'è anche un week end su un milione durante il quale nessuno si preoccupa di "dov'è babbo?".
E poi c'è il venerdì sera che si va a vedere mio fratello impegnato in una performance e le bimbe resistono fino alle 00.10 senza rompere i maroni.
E poi c'è il sabato mattina in biblioteca, che, mentre estraggono centinaia di libri illustrati che io poi riordino a caso per la gioia del bibliotecario, mi concedo dieci minuti in giro per gli scaffali, che è il mio hobby preferito, scegliere tra il premio Pulitzer statunitense e il profumo cubano, tra il naturalista francese e la scrittrice inglese così intelligentemente donna, tra l'odore dei libri sfogliati, ingialliti e annotati.
E poi c'è il sabato pomeriggio al fiume, che è quasi secco e le bimbe sono tutte infangate e puzzano anche un po' di fogna.
E c'è il sabato sera che, dopo l'ennesimo bicchiere di verdicchio, io e Serena progettiamo una vacanza a Ibiza. Da sole. Mentre le quattro bimbe inconsapevoli guardano Biancaneve.
E c'è che a volte il risotto mi riesce bene, e le ciambelle riescono col buco. E c'è che quando siamo noi quattro, davanti al risotto, non vorremmo essere da nessun'altra parte: la nostra casa è modesta, ma piena di poesia. E piena di noi. Anche se verso l'acqua nelle tazzine da caffè che i bicchieri sono tutti da lavare. Anche se l'estate sta finendo.
Non so se posso dire davvero che sono sola: da quando è morta mia nonna, non sono mai stata chiamata così spesso "amore" come ora.
(Lei poi mi chiamava 'more.
Nonna?
'More?)
E poi c'è il venerdì sera che si va a vedere mio fratello impegnato in una performance e le bimbe resistono fino alle 00.10 senza rompere i maroni.
E poi c'è il sabato mattina in biblioteca, che, mentre estraggono centinaia di libri illustrati che io poi riordino a caso per la gioia del bibliotecario, mi concedo dieci minuti in giro per gli scaffali, che è il mio hobby preferito, scegliere tra il premio Pulitzer statunitense e il profumo cubano, tra il naturalista francese e la scrittrice inglese così intelligentemente donna, tra l'odore dei libri sfogliati, ingialliti e annotati.
E poi c'è il sabato pomeriggio al fiume, che è quasi secco e le bimbe sono tutte infangate e puzzano anche un po' di fogna.
E c'è il sabato sera che, dopo l'ennesimo bicchiere di verdicchio, io e Serena progettiamo una vacanza a Ibiza. Da sole. Mentre le quattro bimbe inconsapevoli guardano Biancaneve.
E c'è che a volte il risotto mi riesce bene, e le ciambelle riescono col buco. E c'è che quando siamo noi quattro, davanti al risotto, non vorremmo essere da nessun'altra parte: la nostra casa è modesta, ma piena di poesia. E piena di noi. Anche se verso l'acqua nelle tazzine da caffè che i bicchieri sono tutti da lavare. Anche se l'estate sta finendo.
Non so se posso dire davvero che sono sola: da quando è morta mia nonna, non sono mai stata chiamata così spesso "amore" come ora.
(Lei poi mi chiamava 'more.
Nonna?
'More?)
Che bella luce è entrata questa mattina nelle tue parole...
RispondiEliminaUn sorriso, laura
per deformazione professionale commento la parte libresca. su certe librerie hai ragione: se vendere merdseller e libri VESPAsiani serve a sopravvivere e non chiudere, va bene, vendete anche quelli, ma se vendete SOLO quelli potete pure chiudere, anzi, ve lo auguro!!
RispondiEliminaE c'è che la vita, mica sempre eh!, però ogni tanto sì, ti regala momenti sorprendenti. Piacevolmente sorprendenti.
RispondiEliminaChe dolcezza leggerti così :-)!
RispondiEliminaOH! Che bel rientro che mi regali!
RispondiEliminaBene Polly, siamo tutti con te e mille di questi week-end!
@jule: stanotte ti ho anche sognato, che tornavamo da sutivan in traghetto! :) ah! non te l'ho detto, volevo spammarti un po' la posta elettronica con "you were my sunshine, my only sunshine"...una canzone che ho sentito almeno 133 volte durante il ritorno dalla croazia (5 ore di code: 15 ore di viaggio!)...bambolina arancione? :)
RispondiElimina@piccolalory: :) se avessi anche voglia di lavorare sarei una persona felice!
@dalle8alle5: bentornata!certi momenti sono sorprendenti proprio perchè sporadici!
@zio: davvero! una libreria locale mi ricorda ancora con grande sorpresa come "quella che legge amartya sen"...p.s. ho cancellato dal post il rif. alle librerie per non offendere quanti di voi hanno pubblicato libri (anche se io mi riferivo a roba come moccia o dan brown ovviamente).
@lauracanta: è il tuo sorriso la luce!
ma qui è tutto verde!!!wow...mi piace piu' del fucsia ;-)
RispondiEliminae dunque la vita è così: non sai mai quando può sorprenderti e farti gridare o solo sussurare: beh, non manca proprio nulla..ti abbraccio polly, grazie per essere come sei
Riesci sempre a farmi pensare e riflettere sulle cose, ma soprattutto sulle persone. Un abbraccio
RispondiEliminache tenera questa cosa di tua nonna. e dell' acqua nelle tazzine ...
RispondiEliminabacio, paola
Non ti conosco ancora bene, ma da quel poco che ho visto ti dico IBIZA!!! non lascertela scappare... ;)
RispondiEliminaChe bello, sono contenta per te.
RispondiEliminaero passata ieri a leggerti, era tutto rosa ma il post era grigio/nero..
RispondiEliminaoggi trovo tutto verde ed uno splendido post rosa..!! :-)
buonissima giornata!
e.
@e: eggià, colori! ;)
RispondiElimina@ohmamma: :) la sfiga comunque è in agguato, come sempre!
@bradipo: tra dieci anni dovrei ancora essere dignitosamente giovana per partire...
@paola: siamo sempre un po' sgherrupate noi!
@ruben: perchè sulle persone? ho parlato solo di me...vuoi dire che ragioni su quella quinta sedia vuota?
@sononera: vintage vero, questo verde?
C'è che questi giorni così bisogna tenerseli stretti.
RispondiEliminaRiesci a comunicare emozioni in modo costante. Ogni passo del post trasuda di sensazioni personali mischiate alla realtà che si vive. Concludere come hai fatto é un'ulteriore conferma della tua sensibilità.
RispondiEliminaCiao
Daniele
che tesorine! quell'acqua nelle tazzine mi ha fatto una tenerezza!
RispondiEliminasiete così... così... vere.
@rosa: grazieee!
RispondiElimina@Daniele: invece mi sembrava una conclusione molto personale, un ricordo che volevo scrivere per me, ma mi sembrava non si adattasse bene con il resto...
@alberto: tranquillo, tengo stretti i rari sprazzi di buonumore...ho già tre o quattro "beghe" in agguato!
Polly torniamo a Sutivan subito!
RispondiEliminaSapevo mi avresti odiato per la bambolina arancione, ma almeno la canzoncina era bella! E poi tu mi avevi proibito di insegnare alle bimbe Garibaldi fu ferito!
Volevo lasciare un segno indelebile!
Non parli mai solo di te o almeno quello che ci leggo io!
RispondiEliminaLa tua casa è bellissima!
RispondiEliminaA ibiza ci vengo anch'io se troviamo qualcuno che gestisce 5 marmocchie!