SONATA DI VIOLINI DI SOTTOFONDO

Cari tutti,
intanto la novità di oggi è che ho postato una foto delle Bimbe Brulle.
Ve l'ho detto che io arrivo sempre un po' in ritardo, e infatti la foto è di tre anni fa. Però stamattina me la sono trovata tra le mani e mi sembrava un buon augurio di buone vacanze a tutti.
Avete in mente quelle madri che si prodigano nei racconti più splatter sulle funzioni fisiologiche dei propri figli, con grande dovizia di particolari, e vi sottopongono a interrogatori retorici sul genere "ma quanto è bello il mio Fiorellino?" ai quali non potete che rispondere "ehm, sì", cercando di trattenere il conato, nell'osservare un toddler obeso e cellulitoso che si sta leccando il moccio verde che cola dal naso?
Ecco, sono un po' così anch'io.
"Ma quanto sono belle le bimbe?" chiedo in giro; poi quando mi rispondomo "ehm, sono stupende", gonfia d'orgoglio come un tacchino, ribatto "l'importante è comunque che diventino adulte in gamba".

No, in realtà scrivevo per un altro motivo.
Intanto per augurarvi Buone Feste. Ehm, Buone Ferie. Insomma, per salutarvi.
Non che io senta la necessità di prendermi una pausa dal mio blog, e non che io non abbia voglia di sapere come ve la passate ( a proposito: ma mia sorella Bianca dov'è finita?). E' che da casa mi connetto poco: di giorno ho le bimbe alle costole, di sera mi piace leggere.
Ora, non vorrei tirarla troppo lunga, ma prima di assentarmi per un po' ci tenevo a dirvi questo.
Ho aperto il blog a marzo, l'ho fatto per due motivi: uno, avevo scoperto alcuni blog di mamme con cui mi sentivo in sintonia e volevo commentare in modo credibile, quindi con una mia pagina a cui fare riferimento; due, mi piace scrivere e avevo voglia di essere letta, non solo dal solito Paolo che riceveva i miei fogli di word per posta elettronica.
Il blog è diventato altro.
Si è popolato. Di persone, di storie.
Non ci ho più messo dentro la mia vanità di presunta scrittrice dei poveri. Ci ho messo dentro quella che sono: le mie malinconie, le mie debolezze, anche il mio sarcasmo e il mio vetriolo. E in uno dei momenti più neri della mia vita, ho scoperto, per la prima volta, che piaccio per quella che sono. Anzi, addirittura qualcuno mi ha detto che sembro finta, costruita. Lo prendo come un complimento, per 27 anni ho sempre pensato di essere un cesso, e qualcuno mi dice che sono così bella da non sembrare vera. La mia vita in generale sta beneficiando del fatto che mi sento meno cesso.

Ora basta però con le sviolinate eh!
Ho davanti una lunga giornata di lavoro.

Una cosa sola, ancora: Anna mi ha scritto di avermi votato come migliore blogger dell'anno. Bè, volevo ringraziarla, io non è che me lo aspettassi. E invece quasi ogni giorno, aprendo la posta o il blog, trovo una sorpresa: qualche blogger che stimo che mi linka, un bel commento, una mail. Sta diventando un eterno Natale. E dire che io il Natale "vero" lo odio. tant'è che ieri ho confessato alle bimbe che babbo Natale non esiste.
Per la cronaca: non mi hanno creduto.