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UN'ALLEGRA SCAMPAGNATA-UN QUESITO ANTROPOLOGICO-POSTATEMI LA RICETTA DELL'ERBAZZONE, PLEASE!

LUI è l'opposto del gay televisivo e colorato. Veste vagamente grunge, ha sempre la barba lunga. Non guarda la televisione, legge libri di un certo spessore. Parlo ovviamente di spessore fisico, vista la sua disciplina accademica. La sua intelligenza è spiazzante: ho letto la sua tesi e non ho capito quasi un cazzo. E' un iconoclasta, ma vorrebbe sposarsi, per principio. Mi sgrida se critico l'aspetto delle donne che passano (retaggio della mia educazione provinciale, mea culpa!). Non si urla, quasi non parla di sè e io adoro la sua discrezione, vagamente vintage.

Noi, si abita a 120 chilometri di distanza e ci si vede due volte l'anno, anche se ci teniamo telematicamente abbastanza aggiornati.
Sabato sono andata per la prima volta nella sua città. In treno mi sono accorta di aver dimenticato il cellulare, ma ero certa che l'avrei trovato fuori dalla stazione, probabilmente un po' in anticipo. Mi sbagliavo, mi aspettava sul binario.
Abbiamo fatto un tour approfondito dell'arte sacra della città, e devo dire che esistono guide turistiche migliori, anche se lui, dice, un po' "d'occhio" per gli affreschi ce l'ha. Il museo del tricolore non l'abbiamo trovato, in compenso siamo apparsi (di schiena e di fondoschiena) in tutte le foto del matrimonio che si stava celebrando in Municipio. Ci siamo recati al museo civico in pausa pranzo, che era chiuso. Io mi sono molto divertita.
I luoghi "fissi" dei nostri incontri sono sempre biblioteche e librerie e devo dire che la biblioteca della sua città è bellissima, enorme, affollata, ha il wi fi e due grandi gazebi esterni, per studiare annusando la primavera, se c'è. E aperta fino a sera inoltrata. Un po' americana.

Ma è in libreria che abbiamo affrontato un interessante discussione superficial-antropologica, di cui voglio proporvi lo spunto.
La libreria climatizzata, nel caldo di mezzogiorno, sembrava un'oasi, e le poltrone non le mettono per bellezza. Suppongo invece che siano lì apposta per chi discute di antropologia senza comprare nulla, neanche i testi di Saramago ben disposti in un tavolinetto, tra le poltrone come una rete in un campo da tennis.
Lo spunto è questo: è nato prima l'uomo o il maschilismo? Non è vero, lo spunto è questo: a chi e perchè è saltato in mente che l'uomo fosse superiore alla donna?
La donna in principio doveva sembrare sacra, perchè produceva essere umani, mentre l'uomo (che pure ci mette del suo nella riproduzione, ma il suo apporto è meno evidente) raccoglieva bacche e portava a casa bufali morti. Perchè a un certo punto ha assunto importanza il lavoro esterno, che lei a volte deve abbandonare per dedicarsi alla cura? Perchè è scattata la molla del " tu non porti a casa il pane, allora vali meno"?
Al corso di Storia delle donne in età moderna si parlava di paura della sessualità femminile, controllo della donna per controllare la distribuzione delle risorse. Ma la molla dev'essere scattata prima. Noi abbiamo pensato che sia stata la forza fisica dell'uomo a fargli decidere che poteva prevaricare la donna.
Il libro di biologia delle superiori diceva che nelle specie animali dove il maschio è più grande della femmina, il primo è generalmente "infedele": tende cioè a fecondare il più possibile, mentre la femmina tende a curare il frutto della fecondazione.
Troppi spunti per essere le 10 di martedì mattina?
Che ne pensate?

Commenti

  1. sì, beh ... magari alle 10 di mattina anche no, eh?
    però, visto che qui sto vendendo vestiti a gente ricca di cui non me ne frega nulla, ne approfitto per fare qualcosa di certamente più interessante.

    allora: e chi lo sa a chi cavolo è saltata in mente questa cosa???

    sicuramente è stata la forza fisica a scatenare il tutto: l' uomo era forte e poteva cacciare. la donna, quindi, onde evitare che i pargoli morissero lasciati soli nella foresta, stava nella caverna a curarli ... no?
    poi la caverna è diventata casa. poi si è deciso che, visto che non portava a casa i soldini, la donna non era degna. neanche di lavorare e di portare a casa i famosi soldini!!!

    per quanto riguarda la citazione dal libro di biologia ... allora tu dici che l' uomo è infedele in quanto grosso ( ?!? ) animale maschio???
    se rinasco, giuro che faccio la biologa. anzi, no, la mantenuta. eh???

    ciao cara, paola

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  2. quindi non è perchè eva è stata creata da una costola di adamo? e poi si è fatta anche tentare....

    seriamente: secondo me è il concetto stesso di potere che è maschile, quando le logiche che regolano la nostra esistenza si basano sul potere è chiaro che il maschio è il più forte.
    Se fossero logiche uterine a muoverci, chissà!

    ...comunque, un giro per negozi, invece?

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  3. allora, io ho questa personalissima teoria, non è che ci siam fatte sottomettere è che siamo fin troppo adattabili, noi femmine.
    per quanto riguarda il discorso infedeltà, mi pare, rispettosamente, una grandissima cazzata.
    : )

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  4. ah, la voglio anch'io la ricetta dell'erbazzone

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  5. spunto davvero molto interessante. senz'altro c'entra la certezza della paternità. in molte specie animali i maschi hanno delle tecniche anche molto sofisticate per essere certi di essere il padre dei cuccioli - e quindi unico 'fecondatore' della femmina. si spiega tutto in termini evoluzionistici: sicuramente una società maschilista poteva funzionare bene in passato, ma oggi non va più e infatti in italia (paese maschilista per eccellenza) c'è un calo mostruoso delle nascite il che ci porterà all'estinzione. non fa una piega no? ;-)

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  6. Se volete un bel panorama del predominio fallocentrico nella storia, io ho letto "Chi ha cucinato l'ultima cena" assolutamente consigliato. (sul mio blog trovate i riferimenti)
    Nel libro si parla di come l'ascesa maschile sia sorta dalla consapevolezza del maschio di essere parte attiva nella procreazione (prima per loro erano tutte "immacolate concezioni"). Inoltre il libro ricorda che il matriarcato ha camminato nel mondo per circa 40.000 anni, i maschi in fondo si sono ribellati ad una egemonia millenaria femminile. Sono solo 2/3000 anni che la società è diventata patriarcale.
    Detto questo che è meramente un fatto, non condivido l'oscurantismo con cui il maschio si è preso "l'uguaglianza". Confido nel fatto che non occorrano altri 40.000 per equilibrare le parti.
    Consiglio anche la visione del film Agorà (se lo trovate ancora nelle sale o appena disponibile per l'home video)

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  7. Sì, è come dice Gloria. Esistevano società basate sul predominio femminile, per es. quella cretese.
    Corro a cercare il suo libro.

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  8. @gloria e m di ms: ottimo commento, c'è da dire che anche noi romagnoli ci vantiamo di essere una società matriarcale e infatti, in romagna, il femminismo non è quasi comparso. lo sapevo! loro hanno scoperto di avere il seme e tutto è nato di lì!
    però mi viene da pensare che a un certo punto l'uomo ha anche capito che fecondare era anche divertente, e che poteva farlo anche se lei diceva di no, mentre il contrario non era possibile, e allora ha sentito tutto il suo potere.
    @cosmic: magari ci estinguessimo!
    @bianca: bello spunto: noi ci adattiamo a loro? ma come abbiamo cominciato ad adattarci? cultura o biologia?
    @calzelunghe: sto qui a farmi menate proprio perchè non posso andare a fare shopping! :)
    @paola:illuminazione: più ce l'hanno grosso più femmine riescono a fecondare, ecco spiegato il motivo antropologico dei maschi delle medie che si misurano il pisello con il righello!

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  9. Sì, l'uomo è più forte fisicamente della donna e nel mondo animale chi è più forte vince.
    Oggi però esistono anche gli spray al peperoncino (e le armi da fuoco per il casi estremi). Credo che sia giunto il momento per la parità, no?

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Ho difficoltà a starti dietro anche alle 17.30, figuriamoci questa mattina quando ho letto il post e ho pensato: "ed io che non me ne sono mai accorto e soprattutto non ho mai avuto questa consapevolezza di questa mia superiorità?".
    Io sono un sostenitore della parità, ma dell'uomo perchè sono convinto che voi femminucce avete una marcia in più rispetto a noi maschietti e che ogni tanto dovreste rallentare altrimenti nisba parità! :-)

    Ruben

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  12. Un'allegra scampagnata:
    Non commento i tuoi (opinabilissimi) giudizi su di me, ma il resto... uno spasso! Tornando in centro sono passato davanti allo studio di un fotografo, che esponeva in vetrina le classiche "scene da un matrimonio". Vuoi scommettere che, tempo di sviluppare le pellicole, tra un paio di settimane ci sono anche le nostre terga in quella vetrina? Essendo noto nella mia città che sono una faccia da culo, potrebbero anche riconoscermi!

    Un quesito antropologico:
    Chiederò a un'amica e ti sottoporrò la risposta!

    La ricetta dell'erbazzone:
    Chiederò a mia madre e ve la farò sapere! Poi mi attendo una dolce ricompensa, ça va sans dire... Yum! :-)

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  13. La donna, dopo il parto, per un periodo doveva dedicarsi massimalmente ai "cuccioli". Questo rendeva la sua prole dipendente principalmente da colui che "portava bufali morti a casa". Sommato alla maggiore forza fisica del suddetto, il sempre suddetto ha deciso di approfittarsene! Inoltre immagino che in passato (anche in quello più remoto) si facessero tantissimi figli (anche se poi pochi restavano vivi), quindi la donna doveva essere fisicamente infragilita anche dalle molteplici gravidanze... insomma, deve essere difficile procacciarsi il bufalo quotidiano quando si è prossime al 6parto!!!
    Così l'uomo iniziò a prendere, e poi purtroppo a pretendere, il controllo...
    (Hem, ovvio è che sono pure supposizoni, non studio storia purtroppo).
    F

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  14. Tra gli insetti spesso la femmina è più grande del maschio e se lo pappa dopo l'accoppiamento. Gli uomini sono come i pavoni, bisogna lasciargli fare la ruota e mentre la fanno, noi mandiamo avanti le cose. In effetti anche nella storia molte donne hanno esercitato un enorme potere di fatto, lasciando la parvenza del comando agli uomini. Certo quando la pagnotta (o il bufalo) si portava a casa a forza di muscoli, l'uomo era avvantaggiato, ma dove conta il cervello, come minimo non vale di più, certo spesso lo crede.

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  15. ciao polly! accidenti che elucubrazioni complesse...
    è vero, l'uomo tende a dominare la femmina, ma noi donne così spesso ci lasciamo mettere a zerbino nel nome di qualcosa che non sappiamo bene nemmeno noi... l'amore, il sesso, l'essere voluta, l'essere riconosciuta.
    nonostante anche io sia romagnola di sangue, lotto ogni istante per essere un po' quella pasta di donna che è ancora mia nonna ottantasettenne che mette a posto figli e nipoti con una sola occhiataccia!
    un bacio L

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  16. @melodia: le armi da fuoco, mi hai dato un'idea!
    @ruben: ma quanto sei carinoooooooooo!molto diverso dall'uomo medio.
    @paolo: ma dai che non sono stata cattiva nei miei opinabili giudizi! se trovi le foto con le nostre terga comunque comprale! ;)
    @F: ecco, la cosa della debilitazione da gravidanza e allattamenti prolungati non l'avevo presa in considerazione!
    @oh mamma: il problema è appunto che l'uomo crede di avere anche il cervello!
    @lauracanta: allora anche tu mi confermi la cosa del matriarcato romagnolo!

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  17. penso che noi abbiamo 'sto grandissimo difetto, ci adattiamo a tutto, ma proprio a tutto, mannaggia... ma non per biologia o cultura, è perchè siamo proprio fatte così, cioè male, dal mio punto vista, chè poi tutti se ne approffitano. marò, sto andando fuori tema : )

    @paolo: per la ricetta dell'erbazzone in cambio potrei farti il cous cous, oppure i pizzoccheri alla valdostana, o anche la pasta alla norma, vedi tu, che anche in cucina son femmina adattabile : )
    i dolci no, che mi vengono una schifezza, potrei utilizzarle come armi improprie. : (

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  18. Sarà la mia natura anarchica ma io penso che il problema sia il potere e non chi lo esercita.
    per l'erbazzone ora mi informo.
    @bianca: magari i dolci non ti vengono per via del forno, a me capitava così:-)

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  19. @ Polly

    Infatti! Coi giudizi sei stata fin troppo buona! E chi ci crede, poi, se esageri così? :-)

    @ Bianca

    Quello che vuoi tu! Come si dice dalle mie parti, io sono da uova e da latte... ;-)

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  20. @lauragds:che vorresti dire??? :P
    @bianca:concordo, siamo adattabili anche per garantire la sopravvivenza della specie...nella risposta precedente mi era uscito il punto di domanda per sbaglio. vabbè.
    @calzelunghe: il potere è sbagliato, ma guardacaso lo esercitano quasi sempre gli uomini.guardacaso. attendo erbazzone!

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  21. ma a te andrebbe di esercitarlo? Secondo me non è nella nostra natura e quando lo esercitia(perchè comunque è nella nostra cultura)diamo voce a ciò che di negativo abbiamo imparato da loro...io degli uomini invidio l'aspirazione alla libertà...

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  22. ...caspita che temoni!!
    io credo come giá si é detto che storicamente, per motivi legati alle necessitá della maternitá, si siano creati i ruoli di genere attuali che vedono la donna impregnata dell'interioritá, della cura e delle emozioni, e l'uomo dell'esteriorità, della forza e del potere.
    Credo che alcune attribuzioni biologiche legate al nostro essere sessuato determinimo alcune tendenze che riconosciamo come tipiche maschili o femminili nel modo di fare, di sentire o di essere. Però la società di oggi è arrivata a livelli talmente alti di intercambiabilità di ruoli (almeno per quel che riguarda la conquista della donna dello spazio esteriore, non si può dire lo stesso dell'uomo in casa: sono ancora mooooolto lontani), che disquisire sul tipicamente maschile o femminile è utile solo nella misura in cui ci aiuta a capire gli ambiti in cui le nostre tendenze ci facilitano l'apprendimento e gli ambiti in cui dobbiamo mettere in conto uno sforzo aggiuntivo. Ma gli stessi obiettivi che raggiunge un uomo puó raggiungerli anche una donna e viceversa.
    Credo che il problema sia considerare la relazione uomo-donna come lotta di potere. Perché se ci pensi anche la donna ha grande potere. magari non fisico, più che altro decisionale.
    Penso che piuttosto si dovrebbe pensare alla complementarietá ed alla reciprocità. Utopia? non so...vorrei che fosse possibile un giorno...
    p.s: ieri notte ho sognato che ti conoscevo!!!

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  23. @maggie: ma sai che anche io vi penso, credevo di essere psicopatica...ma com'ero, per curiosità? :)
    detto questo, posso darti ragione parlando di famiglia, ma nella società a mio avviso è ancora l'uomo a tenere le redini, guarda solo la scarsità di posti asilo nei comuni. il punto non era: si è raggiunta la parità? ma: come mai non c'è o non c'è stata la parità fin dall'inizio?
    @calzelunghe: io per natura sono una tipa democratica, mi faccio mettere i piedi in testa anche dalla piccola di casa, detta anche stich. quindi no, il potere non lo voglio, ma se tu mi dici che quando esercitiamo il potere è perchè in qualche modo tiriamo fuori la nostra componente maschile, allora ammetti che l'uomo è propenso ad esercitare il potere sulla donna. io mi chiedo appunto PERCHE'. e mi rispondo: perchè l'uomo può sottomettere fisicamente la donna. nonostante la parità, vi faccio notare che, connessa all'essere donna, c'è ancora la paura dell'aggressione, per esempio la sera se siamo sole in stazione.

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  24. ...in realtá scoprivo che eri una mia amica di vecchia data di cui non so nulla da tempo. ma non sai che emozione, mi prenderai per scema peró ti ho pensata un sacco tutto ieri, hihihihihihi!

    per il resto sicuramente hai ragione per quanto riguarda la donna nella societá. ancora c'è molto da fare. ma ancora di più c'è da fare per l'uomo in famiglia. Se i permessi di maternità fossero esattamente uguali ai permessi di paternità? se veramente i padri potessero scegliere di dedicarsi di più alla famiglia? se si potesse lavorare mezza giornata e condividere la cura dei figli tra i due? e non dico solo a livello di legislazione politica ma di cambiamento di mentalità generale. penso che spesso l'errore stia nel considerare la donna e l'uomo separatamente, ma se cambiassero alcune cose di questo tipo per l'uomo magari si rifletterebbero anche sulla donna. nel campo del lavoro, i datori sarebbero di fronte allo stesso rischio di permessi nel momento in cui dovessero assumere una donna o un uomo. a quel punto sarebbero veramente liberi di scegliere la qualità e non il "sesso" di una persona.

    per il potere e la forza fisica: l'uomo ha avuto ed ha tuttora molto potere perché purtroppo ancora oggi si confonde il potere con la forza fisica (il potere in realtà ha un significato molto pù amplio ed è bello scoprire la sua radice nell'antica cultura romana) più che altro perché storicamente il potere si è conquistato con questa: la società si é costruita quasi sempre sulla prevalenza del più forte fisicamente:l'uomo. É un'eredità che non possiamo negare, solo cercare di cambiare...

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  25. a coloro che fossero arrivati indenni fino al 25 esimo commento consiglio di andare anche a leggere l'ultimo post di melodia notturna, molto interessante:
    http://www.ilcircolodellestreghe.net/?p=285
    a questo punto, di carne al fuoco ce n'è davvero tanta (e forse è anche il caso che io ritorni al lavoro per cui mi pagano, almeno per le prossime 3 ore...)
    @maggie: trovo che il problema dell'uomo in famiglia sia sì, la mancanza di "parità giuridica" tra il padre e la madre, ma anche, almeno in italia, l'inesistenza di un back ground culturale favorevole alla paternità "emotiva". ti ricordi quello che dicevo in un tuo post? l'uomo in generale, non sa ancora vivere le proprie emozioni, pur continuando a sentirsi "maschio": fare il "mammo" è qualcosa di viscerale, emozionale, fisico, che non possono trovare esemplificato nel loro vissuto, è qualcosa che loro devono ancora INVENTARE ascoltando la loro "pancia".

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  26. completamente d'accordo con te :)!!

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