INCONTRI PENDOLARI (nel senso della stazione)

In treno succede spesso che t'incontri umanità di vario genere. A volte si fanno anche incontri interessanti, ma solo se il viaggio dura più di dieci minuti.

L'altro giorno per esempio, un tipo belloccio, di quelli come piacciono a me, con la barba lunga e gli occhi verdi, mi s'è seduto di fianco, in una carrozza semi-vuota, e mi ha chiesto se il treno andava a Borgo San Lorenzo. E durante il viaggio mi sbirciava e lo sbirciavo anch'io. Io pensavo: "non dirmi che finalmente è la volta che qualcuno ci prova"...ma l'iddilio è durato 8 minuti, più o meno il tempo di arrivare alla prima fermata. E sono scesa. Azz.

A 14 anni invece, andando a scuola, conobbi un tale bruttino e volgarotto, che allora mi sembrava un "figo", e, dopo qualche settimana di approcci più o meno velati, ci limonai sul treno delle 7.40, poi lui non mi degnò mai più di uno sguardo perchè, così disse a uno che conoscevamo entrambi, ero una "suora" (???). Io le mie figlie prima dei 20 anni non le faccio uscire di casa manco per idea.

Poi, e questo è stato bellissimo, una volta c'era un tale, sul treno per Bologna. Aveva i capelli un po' lunghi e ricci, mezzi legati, e ovviamente la barba lunga. Vi starete chiedendo se sono una feticista. Ebbene sì. Se c'è una cosa che non mi piace nell'uomo è il mento. Non mi piace nè quadrato nè appuntito, non sopporto la fossetta. La barba, almeno accennata, è una conditio sine qua non. Ma il pizzetto no grazie. Incolta, dev'essere.
Allora questo tipo un po' trasandato, alle 8 di mattina, lo sbircio. E lui pare che si sia innamorato, perchè spesso me lo ritrovo vicino sul treno dell'1.40, al ritorno. E il treno Bologna- Ancona è lungo: per sederti vicino a me, vuol dire proprio che mi vieni a cercare. Al chè, una volta, faccio per scendere e lui mi allunga un biglietto. Davvero. Con scritto qualcosa come: "non sono un maniaco che cerca di rimorchiare in treno, ma tu hai qualcosa di speciale". Segue numero di telefono. Che non ho mai composto, perchè mi ero appena messa con il Donatore. Però poesia pura, lui.
Chissà come sarebbe andata.

Inutile che comunque sto qui a farmi il viaggio, metaforico intendo, perchè nessuno mi guarda più da circa...una vita? Il Donatore dice che è perchè io mi sento brutta. Ma credo che lui sia abbastanza felice di questo mio stallo, che, nel caso, morirebbe dalla gelosia.

Ieri, in treno, c'erano una coppia di nordafricani giovanissimi con una carrozzina. C'era una suora, che mi ha rivolto la parola. E con l'accento toscano, mi stanno simpatiche persino le suore. Poi ci sono sempre degli adolescenti volgari. E se dico volgari io, che passo un tempo incommensurabile della mia vita a dire cazzo, checcazzo, sti cazzi, porco cazzo...almeno quante volte Eminem dice fucking.
E poi c'era una che conosco, anche lei nordafricana, con il fratello, nordafricano pure lui. Si è seduta accanto a me e chiacchierava. Lui s'è seduto nel sedile dietro, non ho capito se era una forma di rispetto o di disprezzo. O forse solo un loro costume. Spettegolavamo, e lui a volte le faceva domande in arabo, attraverso il sedile di velluto, tipo: "ma lei è la sorella di Mattia?" e altro che non capivo.

Nei prossimi giorni ho così tante cose da fare che ho dovuto impostare l'invio di una mail da Google Calendar che mi ricordasse il pettegolezzo che devo dire a B., quando ci vedremo per pranzo, giovedì prossimo.