LUI è l'opposto del gay televisivo e colorato. Veste vagamente grunge, ha sempre la barba lunga. Non guarda la televisione, legge libri di un certo spessore. Parlo ovviamente di spessore fisico, vista la sua disciplina accademica. La sua intelligenza è spiazzante: ho letto la sua tesi e non ho capito quasi un cazzo. E' un iconoclasta, ma vorrebbe sposarsi, per principio. Mi sgrida se critico l'aspetto delle donne che passano (retaggio della mia educazione provinciale, mea culpa!). Non si urla, quasi non parla di sè e io adoro la sua discrezione, vagamente vintage. Noi, si abita a 120 chilometri di distanza e ci si vede due volte l'anno, anche se ci teniamo telematicamente abbastanza aggiornati. Sabato sono andata per la prima volta nella sua città. In treno mi sono accorta di aver dimenticato il cellulare, ma ero certa che l'avrei trovato fuori dalla stazione, probabilmente un po' in anticipo. Mi sbagliavo, mi aspettava sul binario. Abbiamo fatto un tour approfo
Vita, morte ma soprattutto miracoli di Valentina Santandrea