Ora non è che vi voglio annoiare con un post semiserio eh!
Però mi passa per la testolina che forse qualcuna di voi è curiosa di sapere come è andata a finire la cosa dello spettacolo "Mamma che ridere!", con Teresa Mannino, finanziato dalla Huggies e oggetto di un po' di polemiche (ma soprattutto, a mio avviso, di un alto tasso di moralismo da pollaio. Oh, è un mio parere).
C'è da fare una doverosa e forse noiosa premessa.
Io vivo nel sistema. Un sistema che non mi piace. Tuttavia ci vivo, e ne sono vittima e artefice.
Ora, potremmo parlarne per ore. Potremmo citare Rousseau, parlare di Marx, disquisire sul capitalismo, sullo sviluppo, potremmo persino scomodare le teorie di Amartya Sen.
E poi?
E poi torneremmo al nostro quotidiano beverone di consumismo, Nokia, Wind, suv e serie televisive americane.
Non è per qualunqueggiare, no. E' la triste realtà.
Il marketing è l'attività più naturale, scontata e pertanto anche relativamente innocua che può fare una qualunque multinazionale, ma anche una comune blogger che sulla colonna a destra vi invita a iscrivervi al suo fans-club autofondato.
Io non ci vedo nulla di male.
Per questo ho aderito a un'iniziativa che mi ha obiettivamente portato dei vantaggi.
Un'iniziativa che non ho mai inteso davvero come veicolante chissà quali buoni principi. Ho trovato che finalmente le aziende stessero guardando al loro target per riprodurlo nella pubblicità e non viceversa. Per vendere il loro prodotto, è ovvio. Sennò sarebbero onlus e avrebbero agognato un cambiamento culturale o una rivoluzione sociale.
Sapevo che la Huggies non mi avrebbe pagato il post che ho scritto (divertendomi) con il logo dell'iniziativa. Ma obiettivamente, quante di voi fanno collaborazioni giornalistiche? Vi pagano regolarmente e profumatamente? No, perchè se è così mando il curriculum. Certe attività ti piacciono e le fai anche gratis...per fare sesso mica mi pagano tutte le volte :)
A sto giro la Cgil non l'ho chiamata, ma se mio fratello mi chiede ancora di fare le pulizie gratis da lui faccio partire una vertenza sindacale!
Dai, ok, la sto tirando lunga.
Troviamoci una sera al bar Carletto di Brisighella (Marino? Mi devi un gelato!) e parliamone ore e ore. Mettiamo una canadese nel patio del bar e parliamone anche nel sonno.
Con questo post volevo fare semplicemente un mio bilancio pubblico, che a me piace dire sempre le cose come stanno, nero su bianco.
MAMMA CHE RIDERE- ANNO 2010
TOTALE ENTRATE:
- una decina di persone virtuali hanno assunto i contorni della realtà e le ho guardate negli occhi. Tot: non quantificabile
-ho passato una bella giornata con mia madre. Tot: non quantificabile
-mi è venuta la pelle d'oca osservando le tele di Egon Schiele. Tot: non quantificabile
- Teresa Mannino mi ha strappato parecchie risate. Ma solo perchè non ho la tv, mi dicono fosse tutto repertorio. Tot: non quantificabile.
-Ho fatto un commento "simpatico" (era la triste realtà e non faceva affatto ridere) nel blog di Mamma Cattiva e ho vinto un po' di pannoli che ho regalato ad Alice. Tot: bo? 40 euro?
-Viaggio in prima classe, Hotel 4 stelle per due. Tot: non posso quantificare, verosimilmente avranno una convenzione con l'albergo.
TOTALE USCITE:
- Un Lemon Soda da Victor: 5 euro.
-Mostra a Palazzo Imperiale: 9 euro/persona (ecchecca'! possibile che non abbiano creduto che sono minorenne e che mia madre è un'universitaria?)
-Pranzo: torciglioni vegetariani per me, cotoletta e patate per ma': 20 euro
- Una fetta di torta rivoltante al Caffè Passarella dalla tovaglia sporca e il cameriere scocciato: 8 euro!!!!
- Una piccola delusione: nello "spettacolo teatrale" di mio non c'era nulla, della altre mamme bloggers mi pare poco o pochissimo. Oh! Non è come trovare il moroso che limona con la tua amica...però mi ha fatto porre qualche dubbio ancora irrisolto sul dove volesse andare a parare l'iniziativa.
Per farvela breve, il mio personale e ripeto personale bilancio è decisamente in attivo.
E non mi venite a dire che mi sono venduta per un pacco di pannolini. Oppure ditemelo, che in questo caso è evidente che non mi conoscete.
(qualsiasi cosa eventualmente diciate, non me ne fotterò, perchè sennò avrei scritto questo post nel mio diario segreto).
Però mi passa per la testolina che forse qualcuna di voi è curiosa di sapere come è andata a finire la cosa dello spettacolo "Mamma che ridere!", con Teresa Mannino, finanziato dalla Huggies e oggetto di un po' di polemiche (ma soprattutto, a mio avviso, di un alto tasso di moralismo da pollaio. Oh, è un mio parere).
C'è da fare una doverosa e forse noiosa premessa.
Io vivo nel sistema. Un sistema che non mi piace. Tuttavia ci vivo, e ne sono vittima e artefice.
Ora, potremmo parlarne per ore. Potremmo citare Rousseau, parlare di Marx, disquisire sul capitalismo, sullo sviluppo, potremmo persino scomodare le teorie di Amartya Sen.
E poi?
E poi torneremmo al nostro quotidiano beverone di consumismo, Nokia, Wind, suv e serie televisive americane.
Non è per qualunqueggiare, no. E' la triste realtà.
Il marketing è l'attività più naturale, scontata e pertanto anche relativamente innocua che può fare una qualunque multinazionale, ma anche una comune blogger che sulla colonna a destra vi invita a iscrivervi al suo fans-club autofondato.
Io non ci vedo nulla di male.
Per questo ho aderito a un'iniziativa che mi ha obiettivamente portato dei vantaggi.
Un'iniziativa che non ho mai inteso davvero come veicolante chissà quali buoni principi. Ho trovato che finalmente le aziende stessero guardando al loro target per riprodurlo nella pubblicità e non viceversa. Per vendere il loro prodotto, è ovvio. Sennò sarebbero onlus e avrebbero agognato un cambiamento culturale o una rivoluzione sociale.
Sapevo che la Huggies non mi avrebbe pagato il post che ho scritto (divertendomi) con il logo dell'iniziativa. Ma obiettivamente, quante di voi fanno collaborazioni giornalistiche? Vi pagano regolarmente e profumatamente? No, perchè se è così mando il curriculum. Certe attività ti piacciono e le fai anche gratis...per fare sesso mica mi pagano tutte le volte :)
A sto giro la Cgil non l'ho chiamata, ma se mio fratello mi chiede ancora di fare le pulizie gratis da lui faccio partire una vertenza sindacale!
Dai, ok, la sto tirando lunga.
Troviamoci una sera al bar Carletto di Brisighella (Marino? Mi devi un gelato!) e parliamone ore e ore. Mettiamo una canadese nel patio del bar e parliamone anche nel sonno.
Con questo post volevo fare semplicemente un mio bilancio pubblico, che a me piace dire sempre le cose come stanno, nero su bianco.
MAMMA CHE RIDERE- ANNO 2010
TOTALE ENTRATE:
- una decina di persone virtuali hanno assunto i contorni della realtà e le ho guardate negli occhi. Tot: non quantificabile
-ho passato una bella giornata con mia madre. Tot: non quantificabile
-mi è venuta la pelle d'oca osservando le tele di Egon Schiele. Tot: non quantificabile
- Teresa Mannino mi ha strappato parecchie risate. Ma solo perchè non ho la tv, mi dicono fosse tutto repertorio. Tot: non quantificabile.
-Ho fatto un commento "simpatico" (era la triste realtà e non faceva affatto ridere) nel blog di Mamma Cattiva e ho vinto un po' di pannoli che ho regalato ad Alice. Tot: bo? 40 euro?
-Viaggio in prima classe, Hotel 4 stelle per due. Tot: non posso quantificare, verosimilmente avranno una convenzione con l'albergo.
TOTALE USCITE:
- Un Lemon Soda da Victor: 5 euro.
-Mostra a Palazzo Imperiale: 9 euro/persona (ecchecca'! possibile che non abbiano creduto che sono minorenne e che mia madre è un'universitaria?)
-Pranzo: torciglioni vegetariani per me, cotoletta e patate per ma': 20 euro
- Una fetta di torta rivoltante al Caffè Passarella dalla tovaglia sporca e il cameriere scocciato: 8 euro!!!!
- Una piccola delusione: nello "spettacolo teatrale" di mio non c'era nulla, della altre mamme bloggers mi pare poco o pochissimo. Oh! Non è come trovare il moroso che limona con la tua amica...però mi ha fatto porre qualche dubbio ancora irrisolto sul dove volesse andare a parare l'iniziativa.
Per farvela breve, il mio personale e ripeto personale bilancio è decisamente in attivo.
E non mi venite a dire che mi sono venduta per un pacco di pannolini. Oppure ditemelo, che in questo caso è evidente che non mi conoscete.
(qualsiasi cosa eventualmente diciate, non me ne fotterò, perchè sennò avrei scritto questo post nel mio diario segreto).
Il trio Aldo-Giovanni-Giacomo non ti fa proprio ridere??? Vero che non hai la tv! :-D
RispondiEliminaruben, la tv l'ho avuta eh! mica vengo da marte! aldo giovanni e giacomo mi facevano abbastanza ridere, il top per me rimane sempre fantozzi che fa ridere ma anche molto piangere :(
RispondiEliminasennò, se capito da mia mamma, muoio dalle risate guardando il tg4
il mio post precedente in effetti era un po' criptico, ma facevo riferimento a un tuo post di qualche tempo fa in cui citavi (come questa volta) una società di tlc e non per fargli i complimenti! ;-)
RispondiEliminaNessuna presa in giro sul fatto che non hai la tv (come ben sai stiamo riducendo anche noi!!)
ti ha fatto porre qualche dubbio ancora irrisolto sul dove volesse andare a parare l'iniziativa? ma era evidente fin da subito: volevano che delle mamme blogger abbastanza seguite parlassero in unmodo o nell'altro dei lor prodotti, che anche questo è pubblicità. e se poi potevano trarne qualche altro beneficio, come magari degli spunti per uno spettacolo, tanto meglio.
RispondiEliminaguarda cipi, io non sono particolarmente seguita e inoltre non ho neanche mai parlato dei loro prodotti. inoltre quasi tutti i posti a teatro credo fossero omaggio, non credo abbiano guadagnato dagli ingressi. posso capire dove sta il loro interesse quando pagano una blogger per scrivere un post che elenca i pregi dei loro pannoli, ma il significato di questa operazione per me era qualcosa come: non ci aspettiamo un ritorno immediato, ma vogliamo essere i primi ad afferrare un cambiamento culturale della figura della mamma, seminando qua e là. come quando una banca sponsorizza un evento culturale: non è che vengono aperti dei nuovi conti correnti, ma il logo ti si imprime piano piano in testa come qualcosa di positivo. non so, cipi, vado a intuito.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminanon ho capito nulla! Vediamo se riesco a ragionare su questa cosa,la gita a Milano è stata organizzata e offerta da una ditta di pannolini? Quando ho letto il post ho pensato che fosse una iniziativa autonoma,solo vostra..il desiderio di conoscersi dopo un poco è legittimo,frequentavo un forum dove ogni due per tre si radullavano..( non vado pazza per queste cose)
RispondiEliminaPolly non è da ieri che "il sistema" si è accorto della rete e soprattutto dei blogger,soprattutto di quelli "strutturati" moda, cucina libri,e massi' anche opinioni ..Non passa settimana che almeno un articolo in proposito non venga pubblicato su Repubblica,per dirne uno.Voi siete mamme,una categoria di consumatrici appetibilissima visto che vi tirate dietro un grappolo di umani che consumano a loro volta,sotto la vostra responsabilità.
Prima di intorcinarmi come una gomena scusami ma ho poco tempo( sempre di corsa sono e non ne posso piùùù) Polly ti sembra di aver fatto qualcosa che va contro i tuoi principi morali,la tua etica? Se è cosi' non farlo più,defilati con eleganza e basta.Era questo che volevi dire? Se non è cosi' non ho capito un cazzo e chiedo scusa.
Detto questo posso chiedere aiuto per diffondere un blog sul fotovoltaico? Trovi, trovate sul mio blog il banner e un post che ho scritto sull'argomento,io ho pochi lettori e sto chiedendo in giro perchè è una cosa importante.Passate non commentate se non ne avete voglia, e rubatevi il banner.
Grazie per tutto quello che potete fare
ciao
Polly, questo post mi piace, devo dire che lo condivido e tu hai un approccio che proprio mi sconfinfera. Peccato che di persona sei un po' più timida;)))
RispondiElimina...io la penso come te. ognuna di noi poi ha la testa e nessuno obbliga a comprare i loro pannolini. se poi te li mandano gratis ben vengano. io non cambio, marca carrefour for ever (ma quella spagnola che quella italiana fa un pó schifo). poi ecco, non credo nemmeno che di tutto si debba farne una questione morale. fossero questi i problemi morali della vita!!
RispondiElimina@Fizzi: no, non sono andata contro la mia morale! appena ho un attimo vengo a leggere il tuo post sul fotovoltaico
RispondiElimina@m di ms: cara, guarda che non sono così timida, a Milano per me è stata una situazione nuova...la prossima volta datemi un buon bianco e mettetemi a parlare di politica e vedrete! ;)
@maggie: alla carrefour mi sembra abbiano anche una buona marca di vestitini, mi sembra si chiami tex. spagnola?
Ben detto POLLY!
RispondiEliminaPolly, su una cosa mi trovo in disaccordo con te, ok, noi viviamo nel sistema, però io credo, e questo fa parte del mio essere profondamente idealista nonchè utopista, che parlare e riparlarne serva, che persone come me e te, che non hanno la televisione per esempio, in fondo in fondo, siano convinte che le cose si possano cambiare, partendo dal proprio piccolo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il discorso mamme bloggher & marketing tutto rientra appunto nel sistema, ci considerano delle potenziali consumatrici e le grandi aziende si vogliono accaparrare questa fetta di mercato. E 'sta cosa a me non piace, proprio per niente, non mi stancherò mai di dirlo.
bianca, mi riferivo più che altro alla polemica che c'è stata dietro...poi sai, ho scritto anche di getto, qui non mi modero :)...io cerco di cambiare il mondo quando spiego alle bimbe che le donne si possono innamorare delle donne e gli uomini degli uomini, quando censuro la televisione, quando litigo con certe mie amiche che ce l'hanno con gli immigrati. ma penso che la coerenza completa e il boicottare le multinazionali sia impossibile, e non lo dico per pressapochismo, lo dico perchè lo penso. le aziende che vogliono accaparrarsi le mamme blogger non mi fanno una gran paura perchè so che non possono accaparrarsi me. e, come dicevo, trovo positivo che la pubblicità imiti la realtà e non viceversa. detto questo, e scusa se faccio la catastrofista, credo che ci stia già pensando il sistema stesso a limitare il consumismo, almeno per quanto riguarda l'occidente.
RispondiEliminaIo non mi sono voluta vendere per un pacco di pannolini, ma solo perchè la Mimi fa dei devasti allucinanti con gli Huggies!
RispondiEliminaIo ho aderito all'iniziativa ma ho sempre usato i Pampers e continuerò a farlo ;)
RispondiEliminaDetto questo, mi sembrava un'idea simpatica. Come te, sono rimasta un po' delusa per il fatto che in realtà nei contenuti dello spettacolo ci fosse poco o niente dei nostri post (o mi sbaglio?) e soprattutto che la Mannino non abbia detto qualcosa di più su di noi (però da Huggies dicono se ne sia dimenticata perché era emozionata...). Mi sono domandata se in realtà il nostro contributo di blogger non sia stato solo quello di pubblicizzare lo spettacolo e quindi riempire la sala del teatro. E se così fosse, per questa volta chissenefrega :)
P.S. Mi è parso di capire che ne abbiano parlato su Repubblica. Ora vado sull'archivio on line.
Ah ecco, è molto consolante, non sono l'unica a cercare di spiegare le stesse cose che spieghi tu alle tue nane... a volte mi sento una marziana : )
RispondiEliminaanch'io penso che la coerenza sia impossibile, in questo sistema.
@mamma al quadrato: credo che il nostro contributo sia servito proprio solo a pubblicizzare l'evento, ed è per questo che non mi sono preoccupata di un eventuale silenzio stampa quando ho scritto questo post. detto questo, il mio bilancio resta positivo, anche se mi piacerebbe che ci avessero detto le cose come stavano. vabbè. se trovi il link me lo posti che sono curiosa?
RispondiEliminaLo spettacolo non l'ho visto quindi non posso dare un commento a questo. però ciò che non mi ha convinta è stato il fatto che in due mesi si potesse "costruire" uno spettacolo con i commenti e i post delle blogger che poi, sono state menzionate? Hanno avuto visibilità? Non lo so...lo chiedo!
RispondiEliminaAlla fine, però, se avessi partecipato, sicuramente avrei avuto un bilancio in attivo come te. Ergo, il viaggio e l'hotel, li ha pagati Huggies? Bravi!!!
P.s. sono d'accordo sul commento riguardante il boicottaggio delle multinazionali. Mission Impossible. Anche secondo me, cambiare il mondo vuol dire crescere persone migliori. Noi non possiamo cambiare quelle che già esistono!
RispondiElimina@bismama: visibilità per le blogger poca, però vogliamo dirla tutta? io ho aderito all'iniziativa che il mio blog aveva un mese nemmeno, io ho fatto pubblicità a loro e loro hanno fatto pubblicità a me. solo, mi sarebbe piaciuto che dicessero subito che la nostra collaborazione consisteva solo in quello. per il resto quoto tutto ciò che hai scritto! :)
RispondiElimina...non so se la marca tex sia spagnola, ma io tutti i vestiti li compro lì!!!!!! (diciamo che io a carrefour compro TUTTO. I LOVE CARREFOUR!!)
RispondiEliminaA parte scherzi, fa parte del mio piano anti crisi. Fare una spesa gigante ogni due settimane comprando TUTTO li (alimenti, vestiti, giochi, libri, creme, pannolini...) e non permettermi nulla fuori da li. Con la tessera fedeltà ricevo ogni due per tre sconti abbastanza interessanti. Per ora il piano funziona!!
Scrivo tardi, magari non lo leggerai nemmeno, non faccio la sceneggiatrice o l'autrice ma credo che molti contenuti da post siano difficilmente traducibili in linguaggio teatrale divertente e poi obiettivamente molti magari sono poveri di contenuti appealing.
RispondiEliminaChe poi fosse solo un'azione di marketing orientata a far pubblicita' al marchio poco male se vi siete divertite :)
@bonzomamma: ...sono d'accordo con te sulla difficoltà di creare uno spettacolo teatrale in un mese con i contenuti di ben 15 blog! ho sempre pensato che "mamma che ridere" sta a uno spettacolo teatrale come i blog stanno alla letteratura. in effetti, il "tono" della serata era lo stesso di quando sono andata a vedere zelig in piazza a faenza...però non rinnego la mia partecipazione perchè ho fatto un'esperienza interessante, pur non avendo contribuito a scrivere uno spettacolo teatrale. e alla fine, a livello umano, quello che conta è ciò che ti è rimasto dentro.
RispondiEliminae la prossima volta, citando "the importance of being idle", dirò:
" I sold my soul for the second time, cause the man, he don't pay me..."
grazie per la tua opinione