Ci pensavo stamattina mentre facevo benzina.
Mi piazzo di fronte al distributore, mi appare Valerio, dico "20 euro di diesel", apro il finestrino dietro, le tre si affacciano e gridano in coro: "ciaoooo Valerioooo".
Eccheppalle.
Svegliarsi alle 6.45 per avere il tempo di far loro due coccole. Vestirle. Un tè per me, succo per le gemelle, latte tiepido per Carolina. Dire tre volte a testa che vadano in bagno, si piazzino sul cesso, utilizzino la cartigienica, si lavino faccia e denti. Caricarle in macchina, aver voglia di sentire Champagne Supernova e invece mettere su Era-uno-sguardo-d'amore-la-spada-è-nel-cuore così le faccio contente. Produci-consuma-crepa.
No, non concluderò dicendo che poi vedere il loro sorriso fa passare tutti i malumori.
Perchè è vero.
Ma non toglie che la routine sia una gran palla.
Cioè. Perchè.
Come se dovessi leggere tutti i giorni Viaggio al termine della notte, come se dovessi vedere tutte le sere Amici Miei.
Come se dovessi fare all'amore con lo stesso uomo tutte le domeniche mattina nella posizione del missionario. Eccheppalle.
Come se dovessi ubriacarmi tutte le sere e svegliarmi ogni mattina in un letto sconosciuto.
Come andare alle superiori: stesso treno, stesso banco, stesse facce, anche da culo.
Questa mattina faccio un bel viaggio.
Spengo il pc. Varco quella soglia. Mi reco in banca, saluto Cristiana, svaligio il mio conto corrente. Torno a casa, stesso tour di mezz'ora fa, però a ritroso. Dal finestrino faccio un cenno di saluto a Valerio. Passo con il semaforo rosso perchè tanto la mia via è quella appena dopo il semaforo e-che-sarà-mai. Giro l'angolo, faccio la fiancata alla macchina, lo scrivo su Facebook, Padre mi chiama per infamarmi e io rispondo ma-te-che-cazzo-vuoi.
Il solito, grazie.
Saluto il vicino Sergio, lascio uscire la gatta, salgo le scale. Apro l'armadio, estraggo tutte le magliette e i pantaloncini. Quelli neri sono un po' troppo short, ma forse a Cuba lo saranno troppo poco. Estraggo tutte le magliette delle bimbe, i costumi e la crema solare.
Gli occhiali da sole li perdo regolarmente, a sto giro vai di occhiali cinesi.
Invaligio tutto.
Driiiin. Driiiin. Driiin.
No, cazzo dimmi di no. Ho dimenticato di spegnere il cellulare. C-A-P-O. C-A-P-O. Driiiin. Driiin. Driiin.
Non lo dico per leccare il culo: ti percepisco tanto simile a me, solo che io me ne sto qui (quasi) tranquillo a scrivere, mentre tu ti sbatti tutto il giorno per crescere tre amori di bambine. Tu sei un Eroina, non nel senso di droga ma di Eroe Femmina.
RispondiEliminaEggià, non sai quanto m'immedesimo...
RispondiEliminae prima o poi lo farò davvero, venite anche voi? : )
Sacrosanta verità...io già lo sò però che nn avrò mai le palle per mollare tutto e ciao ( mi conosco!!)..molto propensa invece alle vie di mezzo, c'è qualcosa per me in questo senso...chissà??????????????...mah....!!!
RispondiEliminaCiao cara,
RispondiEliminami sono imbattuta nel tuo blog per caso ...SONO FELICISSIMA DI AVERTI LETTO ...SEI UNO SPASSO ...ANCH'IO VORREI SCRIVERE TUTTO QUELLO CHE PENSO...MI SA UN GIORNO FARO' LO STESSO SUL MIO BLOG!!!Complimenti per le tue pupe ..io ho due figli uno 15 e l'altra 4..il primo figlio lo avuto alla soglia dei 17...quindi un bel CHE PALLE LO AGGIUNGO ANCH'IO!!!!Ti saluto e se ti va' passa a trovarmi,
Mela.
@zio: è molto più facile sbattersi per essere una buona mamma, piuttosto che sbattersene e avere sulla coscienza il peso di non aver fatto il proprio dovere...la mia è una scelta di comodo ;)
RispondiElimina@bianca e virgola: ci siete per andare a vivere in una comune ovunque basta che sia caldo? :)
@apple: benvenuta nel nostro "che palle" collettivo! passerò a trovarti!
Cara, un grande ha detto che il quotidiano è eroico, è davvero quella di ogni giorno la sfida più difficile... impariamo a coccolarci in qualcosa, così da rompere la routine... e guardiamo il positivo della situazione: almeno puoi limitarti a invitarle ad andare in bagno e non devi più portarcele di peso :-)! La prossima volta opterei per una cioccolata calda per rompere la monotonia, che rifare la fiancata della macchina mi pare un po' eccessivo :-), coraggio, ci sentiamo tutte spesso così :-)
RispondiEliminaCiao Polly devo aver perso un tuo commento.....e non so come ripescarlo!
RispondiEliminaQuando puoi scrivimi ancora, grazie 1000.
Prima o poi troverò anche io il coraggio di fare la valige...anche solo con la fantasia!!!
il tuo ECCESSO di onestà è meravigliosamente spiazzante... :-))
RispondiEliminasei davvero più unica che rara
Come mi sentirei se non facessi ogni giorno le stesse cose e soprattutto in funzione del mio bimbo? Sicuramente peggio di come mi senta ogni tanto alla mattina: ha proprio ragione, è molto più facile così, però un "che palle" ogni tanto ci sta proprio bene!!!
RispondiEliminavieni con me a bora bora...a te capita, quando la mattina ti svegli e guardi il soffito di esclamre...scappo via dalla città...la vita,l'amore, le vacche...e io vorrei anche il cane ma sti c***i di regolamenti condominiali me lo impediscono...GRRRRR...ora basta,...altrimenti ci prendiamo troppo sul serio...
RispondiEliminaA maggio ci si sente sempre così, le palle piene e la voglia di mollare tutto. Poi, dopo l'estate, si azzera e si rincomincia.
RispondiEliminaCerte volte basta poco, un poco di fantasia appunto, un poco di sogno. Dipende poi com'è il rientro...
RispondiEliminanooooooooooooo! ero gia' sull' aereo!!!
RispondiEliminanon potevi andare avanti??????
bello il "ma tu chi cazzo sei" - quanto godrei a volte se potessi dirlo ...
ciao! paola
Alla fine la fuga non è mai la soluzione. Poi verrebbe la routine anche a Cuba, purtroppo l'essere umano non è mai soddisfatto
RispondiEliminahaha Polly come al solito hai scosso le coscienze di tanti!!!
RispondiElimina...mi aggiungo al che palle ...e pure alla comune in un luogo caldo .....;)