La mia amica Molly, fin'ora, non ha avuto in dotazione grosse fortune, se si esclude una prole sana e numerosa.
La mia amica Molly, nella scelta del fecondatore, è stata guidata da sconosciute dinamiche psico-para-freudiane con radici nella percezione di sè nella fase orale, piuttosto che dal buonsenso.
La mia amica Molly, certe sere, si sente così sola che vorrebbe agguantare e uccidere quel silenzio assordante che riempie il suo salotto vuoto.
Sabato sera era una di quelle sere che l'ultimo libro con dedica del suo amico Guido non le teneva abbastanza compagnia.
Molly stava per stappare la bottiglia dei sangiovese superiore che, nella credenza, attendeva l'arrivo di un ospite speciale. Quel vuoto dentro, sabato sera, era un ospite straordinario e invadente, che meritava la riserva 2006. Molly, quel vuoto, avrebbe preferito stiparlo a forza nell'armadio, come faceva con gli oggetti di lui che le davano noia.
Poi, una lampadina si era accesa nella sua testa. Perchè mai dimenticare? Per liberarsi di quell'uomo, conservare il suo ricordo sarebbe stata la migliore terapia possibile.
E così aveva effettivamente aperto un rosso, ma un pennarello.
Non ancora del tutto convinta aveva cominciato a scrivere a grandi lettere.
LUI E' UN BUGIARDO
LUI NON TI RENDERA' MAI FELICE
HAI ANCORA UNA DIGNITA' DA DIFENDERE
In pochi minuti, i fogli scritti in rosso si erano moltiplicati. Li aveva appesi dappertutto.
Uno sul frigo, che le ricordasse di mangiare.
Uno sulla scarpiera, dove teneva il cellulare, che le ricordasse di non rispondere.
Uno in bagno, che le ricordasse che stava meglio senza i di lui calzini neri e puzzosi da lavare.
Molly mi ha confidato che è stato terapeutico.
Che si costringe a leggere spesso i suoi cartelli e che a volte si fa una risata alle spalle di lui. Che in fondo è felice di non vederlo sulla tazza con la Gazzetta dello Sport ogni volta che apre la porta del cesso.
Molly mi ha anche confessato che la sera, mentre si immerge sola nel suo piumone freddo, un cartello a caratteri cubitali le ricorda che lui non è fisicamente in grado di alleviare la sua solitudine per più di otto minuti consecutivi.
Dice che ora si sente un po' meglio.
La mia amica Molly, nella scelta del fecondatore, è stata guidata da sconosciute dinamiche psico-para-freudiane con radici nella percezione di sè nella fase orale, piuttosto che dal buonsenso.
La mia amica Molly, certe sere, si sente così sola che vorrebbe agguantare e uccidere quel silenzio assordante che riempie il suo salotto vuoto.
Sabato sera era una di quelle sere che l'ultimo libro con dedica del suo amico Guido non le teneva abbastanza compagnia.
Molly stava per stappare la bottiglia dei sangiovese superiore che, nella credenza, attendeva l'arrivo di un ospite speciale. Quel vuoto dentro, sabato sera, era un ospite straordinario e invadente, che meritava la riserva 2006. Molly, quel vuoto, avrebbe preferito stiparlo a forza nell'armadio, come faceva con gli oggetti di lui che le davano noia.
Poi, una lampadina si era accesa nella sua testa. Perchè mai dimenticare? Per liberarsi di quell'uomo, conservare il suo ricordo sarebbe stata la migliore terapia possibile.
E così aveva effettivamente aperto un rosso, ma un pennarello.
Non ancora del tutto convinta aveva cominciato a scrivere a grandi lettere.
LUI E' UN BUGIARDO
LUI NON TI RENDERA' MAI FELICE
HAI ANCORA UNA DIGNITA' DA DIFENDERE
In pochi minuti, i fogli scritti in rosso si erano moltiplicati. Li aveva appesi dappertutto.
Uno sul frigo, che le ricordasse di mangiare.
Uno sulla scarpiera, dove teneva il cellulare, che le ricordasse di non rispondere.
Uno in bagno, che le ricordasse che stava meglio senza i di lui calzini neri e puzzosi da lavare.
Molly mi ha confidato che è stato terapeutico.
Che si costringe a leggere spesso i suoi cartelli e che a volte si fa una risata alle spalle di lui. Che in fondo è felice di non vederlo sulla tazza con la Gazzetta dello Sport ogni volta che apre la porta del cesso.
Molly mi ha anche confessato che la sera, mentre si immerge sola nel suo piumone freddo, un cartello a caratteri cubitali le ricorda che lui non è fisicamente in grado di alleviare la sua solitudine per più di otto minuti consecutivi.
Dice che ora si sente un po' meglio.
Meglio di una seduta da un piscoteraupeta per coppie. L'unica giustificazione del cromosoma xy nonchè donatore, la gazzetta in bagno è un must! ;-)
RispondiEliminaSe fossi in Molly me la prenderei con la mamma del donatore che ha prodotto un figlio dimenticandosi di crescerlo a misura di donna....
RispondiEliminaio quella dei bigliettini non l' ho mai provata. nel durante - e post - separazione - prendevo la macchina e andavo, andavo, andavo.
RispondiEliminae quando avevo li' il mio piccolino e non potevo uscire alle 3 di notte, mi sedevo sul balcone e fumavo, fumavo, fumavo.
se mi fosse venuta in mente questa cosa dei bigliettini avrei risparmiato un sacco di soldi spesi in benzina e in caramelline per la gola, cavolo.
posso sempre provare la terapia pensando ad altre persone pero'
bel suggerimento. grazie.
senti...nn lo sò se ti garba o meno l'idea ma x esempio, quando ti prendono sti momenti di sclero xkè nn ti fai una chiacchierata su twitter..magari parlando con altre/i ti risparmi di inchiostro e vinello d.o.c. ( anche se, fossi stata in te, quello me lo traccanavo a prescindere dal momento sclero)
RispondiEliminaCatartico... Brava Molly ;-)!
RispondiEliminaLa tua amica Molly è proprio una donna da ammirare. Un abbraccio
RispondiEliminaciao cara, che piacere leggerti e "sentirti" così umana e così vicina a me, ai miei disastri e a i miei problemi...
RispondiEliminagrazie per il premio :)
un bel bacio
Laura
prendo nota e comincio ad attaccar biglietti!! e se li legge non me ne può fregar di meno
RispondiEliminaMolly ringrazia per i commenti solidali!
RispondiElimina@Melodia: se l'uomo arrivato a 36 anni, con tre figlie e 5 sorelle, non è ancora a misura di donna è anche un po' colpa sua :X
@puntoevirgola: la mia autonomia energetica il sabato sera è sicuramente troppo scarsa per chattare...e il vinello da sola mi fa sentire una sfigata, ma prima o poi lo stapperò :)
@laura e paola: che bello sapere che c'è qualcuno che ha provato le stesse cose...mi stavo chiedendo stamattina nel letto come si sentono certe mamme immigrate con l'ennesimo bimbo nella pancia, loro che probabilmente non hanno il blog, nè forse l'amica da chiamare, nè la mamma che tiene i bambini quando loro sono alla frutta...dovrebbero esserci forti reti territoriali multiculturali di donne. si eviterebbero tante solitudini e forse anche qualche tragedia.
@erica: se hai l'uomo ancora in giro per casa i biglietti sarebbero solo uno sfregio a lui...e vi farebbero litigare...quindi via lui e poi vai di biglietti ;)
Certi maschi sono delle vere fetenzìe, ma alcune di voi sembrano andare a trovarli col radar... I peggiori stronzoni che conosco non hanno passato senza una donna un solo minuto della loro vita... :D
RispondiElimina(Bello l'omaggio a She Devil, un film carinissimo che ho appena rivisto)
Ciao!
"polly wants a cracker" geniale come nick complimenti. Nirvana. Polly. La canzone comincia proprio con le parole del tuo nick, l'hai scelto per questo vero? Dimmi di si ti prego.
RispondiElimina@marlene, è ovvio, adoro Polly...she's just as bored as me! e il mio alter ego Molly e ovviamente Molly's lips! kiss kiss...
RispondiElimina@zio scriba: in effetti l'ormai ex di molly pullula di donne. pensa fortuna essere la prescelta.