Per fortuna la mia migliore amica è mamma.
Perchè sennò parleremmo solo di mestruazioni, cellulite e sesso (ne abbiamo sempre parlato. Sai quando nel casino di un ristorante o di un locale, c'è quell'imbarazzante attimo di silenzio generale, magari un'abbassamento della musica, e tu sei lì con l'amica, che, mantenendo un tono alto per farti sentire da lei, ti produci in elaborate descrizioni sessuali, magari complete di nomi e cognomi? ecco.).
Ora invece parliamo anche, e sottolineo anche, di asili, pannolini e pediatri. E anche di quel babbo figo che becchiamo ogni tanto all'uscita dell'asilo.
Abbiamo idee diverse su cosa è bene dare ai figli e cosa no.
Lei dice: soldi. Lavora più che puoi e lasciagli due soldi.
Io dico: tempo. Lavora meno che puoi e lasciagli dei bei ricordi.
Ora, in realtà non è una questione così manichea.
Per esempio, nel mio caso, mica posso lavorare meno come vado dicendo. Vallo a dire al mio capo. "Part- chè?" mi risponderebbe.
Allo stesso modo, chiunque guadagni mille euro al mese, non può optare per il cosiddetto down-shifting. Ma sì, mezz'ora in meno di lavoro al giorno che ammortizzo tagliando la carne dalla lista della spesa. In fondo diventare vegetariani fa pure bene ed è etico. Due ore in meno, e taglio anche la retta della mensa dell'asilo. Magari convinco l'ufficio assistenza sociale ad abbuonarmi il servizio. Tre ore in meno: taglio della benzina, che poi è un bene per il pianeta. Quattro ore in meno: taglio del mutuo. La banca vende all'asta la mia cantina, io mi tengo il resto. Ed eccoti raggiunto l'agognato part- time.
In pratica la questione tempo o soldi, per me e la mia amica non si pone: la scelta obbligata è lavorare tanto e non esserci mai; guadagnare poco e non lasciare nulla ai futuri, fortunati 18enni.
Però, potendo, voi cosa scegliereste?
Io c'ho un tremendo sospetto.
Opzione 1: mi faccio un mazzo così per i prossimi vent'anni. Finisco di pagare il mutuo, metto via due soldi. Giorno della laurea delle ormai non più Bimbe Brulle: stacco un'assegno da 300.000 euro che taglio ovviamente in tre parti uguali e dico in tono solenne " Camilla, Lucia, Carolina (in mero ordine cronologico). Questi sono per voi. Ho venduto la casa, così potrete partire con la vostra attività professionale. Non dovrete ammazzarvi di gavetta. Non dovrete soccombere ai debiti. Potrete fare figli prima dei 45 anni, se lo vorrete. L'ho fatto per voi" e così dicendo accarezzo in tasca il mio biglietto per L'Avana (amiche cubane, se ci siete flagellatemi), e carico il trolley sul taxi.
Risposta corale che prevedo, mentre sventolo un fazzoletto dal finestrino del taxi a mo' di saluto: "Stronzaaaa! Pensi di liquidarci con due soldiiiii! Non ci sei mai stata nei momenti importanti, hai sempre pensato solo ai quattriniiiiiii".
Opzione 2: mi faccio un mazzo così per arrivare a fine mese, cerco di portare il lavoro arretrato a casa pur di non fare straordinari. Magari non riesco a riscattare l'ipoteca e torniamo in affitto. Si spende un po' meno e forse ci si gode di più la vita. Teniamo il riscaldamento basso, un po' di austerity non ha mai ucciso nessuno. Giorno della laurea delle ormai non più Bimbe Brulle: "Camilla, Lucia, Carolina. Vedervi crescere è stata una soddisfazione impareggiabile. Vi siete persino laureate e io sono la mamma più felice del mondo. Ora ve ne andate per la vostra strada, cercate di non aver bisogno di soldi, ma avrete sempre il mio amore."
Risposta corale che prevedo: "Stronzaaaa! Ma perchè non ti sei trovata un marito ricco, perchè non sei riuscita a fare un minimo di carriera? Abbiamo sempre fatto troppi sacrifici, e ora, che abbiamo trent'anni e ancora nessun lavoro, cosa dobbiamo aspettarne, altri dieci, prima di poter avere una vita familiare dignitosaaaa?"
Io me lo sento che andrà a finire così.
Tanto che stavo pensando di andarmelo a comprare ora il biglietto per Cuba.
e siccome tanto come la fai fai male... prenota un biglietto per Cuba anche per me, ma adesso, please... poi pagherò là quando farò la ballerina nei locali
RispondiEliminaOpzione 2, sperando che vada a finire un po' meglio... :D
RispondiEliminahahaha... non cè l'opzione tre???
RispondiEliminaopzione 3: Giorno della laurea delle ormai non più Bimbe Brulle: "Grazie, mamma perchè ci sei e perchè, nonostante ti facessi un mazzo così per arrivare a fine mese ci sei sempre stata... la tua presenza e il tuo esempio sono per noi la ricchezza più grande... col nostro primo stipendio abbiamo perciò deciso di regalarti il viaggio a Cuba che sogni da tanto!" :-)
RispondiEliminaIo quoto il commento di Piccolalory, quindi vada per l'opzione 3
RispondiEliminaOpzione 4: trovi un uomo che si dedica con dedizione al vile denaro facendo quattrini a palate lasciando a te il tempo di goderti bimbe e soldi!
RispondiEliminaAnche io quoto il commento di Piccolalory. Il tempo passato con i figli non ha prezzo, ah ah! Dico sul serio, è vero che alcune mamme non possono scegliere di fare il part time quindi possono dedicare poco tempo ai bimbi ma ci sono i fine settimana o le vacanze, i figli si ricorderanno dei bei momenti trascorsi. Mio padre lavorava sempre quando io ero piccola e io non ho ricordi della sua presenza in casa. Poi quando sono andata a vivere da sola per fortuna abbiamo recuperato un pochino i rapporti. Io sono fortunatissima perchè ancora per qualche anno posso continuare a lavorare part time, facendo sicuramente rinuncie a tutto ciò che è extra ma stare con mio figlio è la mia priorità. Quando si sveglia da riposino e mi trova a casa con lui mi chiede: che gioco facciamo oggi?
RispondiEliminaOpzione 5: parti ora con le bimbe e apri un bar sulla spiaggia...e dopo qualche anno vi fate la villa con piscina e domestici e vivete da ricchi e con tanto tempo per le coccole!
RispondiEliminaSenti, fatti il mazzo, regala una gerbetra rossa alle tue figlie quando e se si laureeranno, con un bigliettino " sono rogogliosa di voi" e parti per l'Avana. Se sono furbe lo faranno anche loro.
RispondiEliminami avete dato ottime idee!
RispondiEliminaquella di piccolalory mi piace decisamente, e pure quella di ulcy...però richiedono un bel po' di fatica.
quella di ruben è decisamente più comoda ma richiede un po' di culo.
vediamo cosa mi riserva la vita...
laura: cos'è una gerbetra?
RispondiEliminadecisamente, se alle bimbe avrò insegnato qlcs partiranno pure loro. vita a misura d'uomo vs ricchezza e affanno. ma non so se tra vent'anni a cuba ci sarà ancora la rivoluzione, l'università a gratis, sesso e musica. o forse già non è così e sono io che mi sto facendo un gran viaggio mentale (e credo che le mie amiche cubane confermerebbero quest'ultima ipotesi...)
@polly
RispondiEliminaho conosciuto 2 mondi a Cuba, quello della povertà, della difficoltà di mangiare, della sofferenza, della poca libertà, dei bambini che ti vengono incontro e non sai come aiutare, ma tutto questo sempre con dignità incredibile e soprattutto un sorriso sul volto; poi c'è la cuba dei villaggi, dei resort bellissimi ma che fanno a pugni con il resto dell'isola, sembrano mondi a parte!
in quale Cuba vorresti andare?
vorrei dove la vita non è "produci-consuma-crepa". mi piacerebbe produrre il meno possibile e consumare il meno possibile. amo l'austerity. crepare invece mi tocca, spero poi e non prima.
RispondiEliminama, ti ripeto, tutto ciò è un'utopia bella e buona: io sogno cuba dei poveri, le ragazze che conosco ne sono fuggite. quindi mi sento una sfigata vera e propria ad agognare la povertà. l'ho provata, e non è poi così divertente.
voto per piccola lory, speriamo bene! anche tra me e mio marito ci facciamo la stessa domanda che c'è tra te e la tua amica. io sono per i ricordi e farei un'altro figlio a cui dare tanto amore, mio marito dice a poi la casa, il lavoro come facciamo a adre tutto a tutti che due di questi tempi già sono assai? credo che abbiamo ragione entrambi in un mondo perfetto potremmo vivere veramente con poco e godere di più
RispondiEliminaChe tristezza se i soldi fossero l'unico metro di misura. Sono sicura che se le tue figlie sono cresciute nell'amore, apprezzeranno più quello dei soldi. da grandi capiranno i sacrifici fatti e ricorderanno i bei momenti passati insieme.
RispondiEliminaVedo che alla fine sono state aggiunte un paio di opzioni!!!
RispondiEliminanon so comunque cosa scegliere ...credo che dobbiamo fare cio' che è meglio e cio' che in questo momento ci viene meglio ...il resto farà la storia e verremo qui a raccontarci le lauree dei nostri figli ...e allora capiremo l'opzione che la vita ha scelto per noi ...perchè il bello è questo nn possiamo sempre scegliere :=
...ps Polly passa da me ti ho dato un premio :=)
La cosa positiva del niente soldi è che non si scanneranno per l'eredità (credo che sia una cosa tristissima). I soldi sono una grande maledizione e il tempo non si compra.
RispondiEliminaLe bimbe da sole non capiranno. Saranno traviate dalle amiche che mostreranno loro il magico mondo del lusso, il magico mondo del sesso e tutta quell'altra roba materialista che le porterà a disprezzare una mamma "spirituale" come te (passami il termine). La soluzione? Per buona misura, stampa il tuo post commenti compresi e mettilo da parte. Quando le tue figlie saranno (o meglio: saranno tornate) nella fase della ragione, fa loro leggere le nostre parole, in modo che capiscano quanto è difficile essere genitori, e che dietro a ogni sbaglio c'era la nostra consapevolezza che ogni mossa si sarebbe rivelata uno sbaglio.
RispondiEliminaE quando chiederanno "chi è questo Paolo?" - io sarò già morto da tempo - inventati una storia bellissima! Quello sarà un bel regalo, se non per me almeno per loro... :-)
Melodia: sei una tra le poche persone che conosco che pensa davvero che i soldi siano il male.Quando arrivi a capire che con la borsa firmata ti ci puoi pulire il sedere, allora ti puoi considerare più libero di molti altri.
RispondiEliminaPaolo: azz, se le mie figlie arriveranno all'età della ragione solo quando tu sarai morto, allora probabilmente sarò morta anch'io! ascolta, ma che ne dici di alzare il culo, prendere il treno e venirle a conoscere prima della nostra morte? :)
E ridaje con la parola culo! Ma allora lo fai apposta! XD
RispondiEliminaComunque nella mia ispirata visione mi vedevo morto alquanto prematuramente. Per buona misura, alzerò il "gay" e verrò a trovarvi non appena mi sentirò poco bene! :-P
Dio quant'è vero tutto cio che hai scritto...sono nella tua stessa situazione! Solo che non so scrivere come Te...Hai dato esatta voce anche ai miei pensieri, posso comprare anch'io il biglietto e venire con te?
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