CONTROINFORMAZIONE NON RICHIESTA

Vi avverto che sono in vena di polemica, per la prima volta da quando ho uno spazietto mio di espressione. Ringraziano Blogger e Google gli usuali confidenti di polemica, che ad oggi non riceveranno le mie mail o le mie telefonate incazzerecce: mamma, Mattia, Paolo e tutti coloro che mi danno un po' di spago in questo senso (invece le fortunate prescelte per gli sfoghi depressivi continueranno a sentirmi spesso).

Io c'avrò pure le manie di persecuzione, però sono una che legge gli estratti conto e le bollette. Cioè: non è che leggo l'importo finale e poi alimento la raccolta differenziata con il dettaglio della bolletta, quello scritto sul retro, a caratteri illeggibili.
Casomai stiate pensando di imitarmi, vi avverto che è una pessima trovata, nel mio caso una specie di malattia: devo trovare l'imbroglio ad ogni costo. E quel che è peggio è che lo trovo sempre.
Il voler capire cosa ti stanno fatturando ha almeno due svantaggi: 1) per venirne a capo ci vorrebbe una laurea in criminologia ; 2) se per caso una tua patologia psichiatrica ti aiuta a decifrare lo slang dei bancari o il linguaggio cifrato della compagnia telefonica, capisci perchè tu giri ancora con una Panda del '94, mentre i vari amministratori delegati- direttori generali Mazzanti Viendalmare, spendono per la benzina della loro fuoriserie quanto la tua famiglia per il riscaldamento.
Vi accorgerete che in ogni singola bolletta c'è qualcosa che non vi torna. Che in ogni estratto conto compare sempre una commissione che rientra nel novero delle non meglio specificate "spese varie". C'è sempre qualche telfonata che di sicuro non avete fatto, perchè quel giorno, a quell'ora eravate dal dentista e non potete certo esservelo dimenticato, con la faccia gonfia che avevate. C'è sempre qualche servizio non richiesto o cessato da mesi.

La holding che, in Emilia Romagna, vanta il maggiore fatturato e che senz'altro stipendia consiglieri delegati e quadri benestanti e centralinisti laureati che si fanno insultare per 800 euro al mese, si chiama Hera. Ti danno acqua, rifiuti, gas, energia elettrica e pure il becchino in caso di sfiga.
Sono generosi nel comprare spazi pubblicitari nei giornali, non ho ben capito quale legame così stretto li leghi alle amministrazioni comunali, ma so che nessuno mi renderà mai edotta su questo particolare. Si battono per la raccolta differenziata, hanno l'asilo aziendale (ma poi non mi vengano a raccontare che non scartano sapientemente le centraliniste madri).
Non mi dilungherò sul fatto che le loro bollette sono incomprensibili, nè che se per errore le decifri ti accorgi che la loro personalissima stima del tuo dispendio energetico, presuppone che tu abbia almeno dieci figli, nè sul fatto che se sei moroso, quando se ne accorgono ti staccano l'acqua senza un sollecito, magari per una bolletta da 35 euro che ti era sfuggita un anno prima; nè sul fatto che applicano da anni un illegittimo 10% di Iva sulla "tariffa" rifiuti.

Però, voi che arrivate a malapena a fine mese, e voi che invece mantenete i vostri figli con il decoro che viene dal vostro studio e dal vostro lavoro e non dal furto istituzionalizzato, pensateci.
Che molte di quelle aziende che vi forniscono, senza che vi sia una reale concorrenza, energie o servizi di cui non potete fare a meno, rubano ogni mese 10 euro a voi, 10 a me, 10 alla vostra azienda.
Senza che nessuno di noi possa farci nulla: non vince mai il buonsenso, ma solo la dialettica, la burocrazia e la presa in giro.
p.s. Ad onor del vero, non ricordo particolari disservizi con Eni, nè con Enel. Mi trovo malissimo con Hera, con Wind e con Equitalia, ladri istituzionalizzati, e in ufficio con Tele 2 e con Telecom. Però si tratta della mia esperienza personale.
Ditemi la vostra, sono aperta al confronto.