LE MADRI DEGLI ALTRI (PARTE PRIMA)

Vi sarete accorte che portare i figli all'asilo è anche un'esperienza antropologica. Io che sono particolarmente avvezza alla ricerca socio-psico-scientifico-comportamentale, ho stilato alcuni identikit di tipica mater familias anni 2000, partendo dal presupposto che le madri della mia zona sono un po' tutte affette da "sindrome dell'azdora". Azdora, per chi fosse romagnolmente ignorante, significa qualcosa tipo donna tutto fare con 10 figli, un campo, 3 galline e un trattore da custodire. Ah, e un bambinone. Che quello non c'è speranza di accasarlo, a meno che non siate a favore della poligamia.
Per dimostrare la mia scientifica imparzialità, parto con un'auto-denuncia.
LA PRESSAPOCHISTA-ZEN
La pressapochista zen è sempre serafica e qualunque pediatra la teme quasi quanto la madre igienista-ansiosa di cui tratteremo più sotto. Costei infatti somministra antibiotici ai figli solo in caso di pre-morte. E' così degenere da non cucinare il menu B se il figlio rifiuta quello A; manda i figli a scuola anche con la tosse; assegna a neonati di 6 mesi di vita forchetta, coltello e fiorentina affinchè imparino ad arrangiarsi; recupera allegramente i succhiotti dalla lettiera del gatto; non sa cosa sia uno sterilizzatore, nè un walkie talkie, nè una bilancia. Tende a non incazzarsi e prende tutto come viene. Paradossalmente, tende ad avere fobie talebane su tematiche particolari: ci sono quelle che temono la televisione e la pubblicità molto più del morbillo (io), ci sono quelle "eco" che lavano i capelli ai figli con l'aceto per non applicare agenti chimici sulla cute (io), ci sono quelle contrarie alla proprietà privata che collettivizzano anche le mutande (io). Ahem, passiamo alla madre successiva, la ben più temibile
IGIENISTA-ANSIOSA
Anni fa ho conosciuto una donna appartenente a questo archetipo. Al primo impatto non la riconosci e pensi di essere tu la madre snaturata, giacchè esordisce con argomentazioni perfettamente razionali. E' la quantità di argomenti che la tradisce. Quando ti spruzza di amuchina prima di farti accedere alla sua abitazione, la assecondi, sentendoti una lurida puzzona covo di orrendi germi. Poi ti impedisce di parlare rivolta verso il suo neonato e ti chiedi quale grave deficit immunologico abbia il piccolo. Comincia a inquietarti quando la vedi disinfettare il capezzolo prima di offrirlo al suo bambino. La mandi sonoramente affanculo solo quando mette una mascherina ai tuoi figli onde evitare che impestino di virus la sana aria di casa sua.
LA TRAFELATA
Generalmente medio-giovane e generalmente dotata di figlio unico. La trafelata si riconosce sin dai primi giorni di gravidanza, quando sostiene di avvertire nausee che solo lei. In seguito, il racconto del parto farà impallidire il film splatter "La passione di Cristo secondo Mel Gibson". Alla trafelata non si può confidare che proprio pargolo dorme ancora due ore a notte alla tenera età di dieci anni, perchè il suo sicuramente dorme meno. Se il vostro ha la bronchite, il suo ha la polmonite; se il vostro dorme ancora nel lettone impedendo qualunque contatto fisico tra voi e il vostro partner, il suo dorme nel lettone portando con sè gormiti e winx che si accoppiano, sobillando la di lei invidia, che non ha rapporti con il partner dal 1992, se si escludono le sveltine domenicali quando il figlio è a catechismo. Alla trafelata girano i maroni alla velocità di un frullatore in modalità fast quando scorge multimamme serafiche cimentarsi nell'arte del multitasking. Le depenna dalla rubrica come boriose wonder women.



...la brava mamma, la brava mamma (nervosa) e la mamma blogger vi aspettano prossimamente su questi schermi...